Juventus, Allegri ora teme Mourinho: «Zero alibi e occhio alla Roma a -5...»

Juventus, Allegri ora teme Mourinho: «Zero alibi e occhio alla Roma a -5...»
di Alberto Mauro
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Venerdì 8 Aprile 2022, 12:59 - Ultimo aggiornamento: 9 Aprile, 09:24

Dopo aver provato in tutti i modi a rientrare nella nella corsa scudetto con Milan Napoli e Inter, la Juventus ora si deve guardare alle spalle. La sconfitta contro l’Inter ha interrotto la striscia di 16 risultati utili consecutivi, e ora la Roma fa paura. «Nel calcio c’è solo una reazione: fare grandi partite - spiega Max Allegri nel giorno della conferenza. Rispetto all’Inter domani sarà una partita completamente diversa: non ho mai visto partite in cui vinci facile a Cagliari. Abbiamo la Roma a 5 punti, non dobbiamo perdere di vista il nostro obiettivo: rientrare tra le prime 4. Ora ci siamo, ma la Roma è vicina anche se abbiamo il vantaggio degli scontri diretti. Domani serve una bella risposta».

La speranza scudetto della Juventus

Allegri ha parlato del match perso contro l'Inter.

E delle speranza che avrebbe potuto dare alla Juve in ottica scudetto: Battendo l’Inter avevamo una piccola speranzella, ma poi dovevi vincerle tutte. Ora bisogna svoltare e pensare solo al quarto posto». Sulle performance della sua squadra, Allegri dice: «Se guardiamo i numeri la Juventus, negli ultimi 3 mesi, ha creato molto. Siamo stati poco lucidi nel fare gol ma dobbiamo essere più efficaci»

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Probabile formazione Juve

Cagliari-Juventus, tempo di formazione e di probabilità sull'11 nella testa del mister: «Mancheranno Locatelli, poi Morata e De Sciglio. Speriamo in un ritorno di McKennie a maggio. Non siamo tantissimi ma non deve essere una scusante. Oggi valuterò se giocare con il centrocampo a due o a tre. Bonucci sta meglio, valuterò se farlo giocare dall’inizio o portarlo in panchina. Deve essere la partita giusta per tutti: Bernardeschi, Kean, Vlahovic. Ora non bisogna scherzare».

Dybala, il momento che sta vivendo l'argentino

Infine un passaggio su "La Joya": «Tutti devono dare il loro contributo per far sì che la Juve sia tra le prime 4, indipendentemente da chi rimane e da chi va via. Dobbiamo essere concentrati su quello che dobbiamo fare e pensare ai risultati. Non dobbiamo diventare la squadra che si accontenta dei complimenti e trova gli alibi. Complimenti non ce ne devono essere, solo vittorie. Ora siamo quarti e meritiamo di essere quarti. Da ora, fino a fine stagione, possiamo solo migliorare. Rimpianti? Nella vita non si devono avere».

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