Allegri punge subito la Juve: «Troppi trionfalismi, nessuno ci regala nulla. Silenzio, siamo tutti in discussione»

Allegri punge subito la Juve: «Troppi trionfalismi, nessuno ci regala nulla. Silenzio, siamo tutti in discussione»
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Domenica 14 Agosto 2022, 13:47

Max Allegri mette subito le cose in chiaro, e sceglie il low profile con un messaggio chiaro all’ambiente. «Ho sentito troppi trionfalismi in giro. Dobbiamo togliere di mezzo la presunzione e fare qualcosa di importante per vincere il campionato, lavoriamo in silenzio perché siamo tutti in discussione: allenatore e giocatori. Alla fine conta il campo, dobbiamo tenere il profilo basso, nessuno ci regala nulla».  

L’ultima stagione senza trofei, l’infortunio di Pogba e le amichevoli estive hanno ridimensionato la Juve, alla rincorso di Milan e Inter in classifica. Allegri lancia la lotta allo scudetto, con la Roma tra le sicure protagoniste della stagione. «La sconfitta contro l’Atletico ci ha fatto bene per drizzare le antenne, ci sono 4-5-6 pretendenti allo scudetto e noi siamo tra queste. Bisogna lavorare in silenzio, vincere non è mai la normalità. E partiamo dovendo recuperare almeno 10 punti al Milan, sono i dati dell’ultima stagione».

Chiesa è ancora lontano, ma Mckennie è tornato a disposizione. «Rabiot e Kean sono squalificati, Szczesny è sulla via del recupero, Akè e Pogba stanno lavorando, speriamo Paul torni presto, Chiesa rientra a gennaio.

Arthur ha ancora un problema alla caviglia, poi ci sono voci di mercato, non è disponibile. Out pure Kaio Jorge, mentre McKennie e Kostic sono a disposizione». Intanto Milan e Inter sono già in “fuga”.

«Le milanesi sono già avanti, dobbiamo rimanere con loro. Mi incuriosisce la Roma di Mou: hanno fatto un ottimo lavoro con acquisti mirati e si sono rinforzati parecchio. La Juve più forte dello scorso anno? Non lo so, i giocatori che sono usciti sono stati sostituiti e sono soddisfatto del mercato. Noi dobbiamo pensare solo al campo, le notizie di mercato sono deleterie. Pellegrini? Per lui l’Eintracht è un’ottima opportunità, avevamo 5 terzini ora ne abbiamo 4 e siamo a posto così. I giovani? Non abbiamo ancora deciso chi rimane e chi no: uno/due rimarranno». 

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