Allegri non ci sta: «In Italia dopo 2/3 partite i giovani vengono già considerati campioni. Ecco cosa penso dei social...»

Allegri non ci sta: «In Italia dopo 2/3 partite i giovani vengono già considerati campioni. Ecco cosa penso dei social...»
di Alberto Mauro
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Giovedì 7 Aprile 2022, 19:25

«In Italia c’è la tendenza a considerare già campioni i ragazzi dopo 2-3 partite. Ma così c’è il rischio di bruciare le tappe». Max Allegri, intervenuto al Festival dei Giovani organizzato da Noisiamofuturo e Luiss a Gaeta, offre il suo punto di vista su giovani e social, concetti affrontati a più riprese in conferenza stampa. «A 20 anni un calciatore non può avere la maturità di un 28enne. E i social sono un'ulteriore fonte di condizionamento per i giocatori, a volte è utile tirarsi fuori da queste dinamiche. Le sconfitte sono tutte brutte, alcune di più perché ti rimane il dubbio che avresti potuto fare qualcosa meglio. La vittoria più bella? Mi ricordo con emozione il primo campionato di C a Sassuolo o il primo scudetto in Serie A. Al terzo anno di Milan o al secondo di Juventus partimmo molto male, lavoravamo tanto ma non ci rendevamo conto che stavamo perdendo lucidità: quando abbiamo semplificato tutto siamo andati molto meglio».

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