Allegri spalle al muro: «Nessun giocatore contrario al ritiro, Agnelli ha dato la carica. Un passo alla volta ne usciamo»

Il tecnico alla vigilia del derby contro il Torino: «Domani dovrò scegliere due tra Vlahovic, Milik e Kean in attacco. I problemi? Sono di tutta la squadra»

Allegri spalle al muro: «Nessun giocatore contrario al ritiro, Agnelli ha dato la carica. Un passo alla volta ne usciamo»
di Alberto Mauro
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Venerdì 14 Ottobre 2022, 14:26

Ritiro e derby per provare a salvare la stagione. A metà ottobre la Juve si ritrova in una posizione scomoda e una situazione delicatissima, tra risultati in caduta libera, la contestazione dei tifosi e Allegri - piuttosto teso nella conferenza di vigilia - in bilico. Il ritiro posticipato, nel comfort del JHotel alla Continassa, diventa l’ultima mossa per provare a ritrovare la sintonia di un gruppo che ancora non è squadra, e sabato contro il Toro in ballo c’è ben più dei tre punti per la vittoria. «Con i giocatori parlo tutti i giorni - puntualizza Allegri -. Il ritiro non è una punizione, solo un momento per stare più insieme, trovare il tempo per fare doppi allenamenti e dare ordine. Giocatori contrari al ritiro? Assolutamente no. Sono voci infondate. La squadra non ha mai chiesto di non fare il ritiro, sappiamo il momento. Siamo rientrati mercoledì sera alle 18, abbiamo fatto allenamento e poi la mattina eravamo di nuovo in campo. Siamo concentrati per tirarci fuori da questa situazione. Servono risultati». 

La scossa

«Agnelli in prima persona ha dato la carica alla squadra e all’ambiente, con le sue dichiarazioni.

Bisogna compattarsi più di prima, tra società, squadra, staff tecnico e tifosi. E fare cose semplici e ordinate. Gli obiettivi sono sempre gli stessi. Siamo in ritardo in campionato, ma abbiamo tutto il tempo per recuperare. Alla Champions penseremo dopo l’Empoli. In questo momento l’incoscienza non ci deve mai abbandonare. Vinciamo insieme e perdiamo insieme».

 

Mentalità

«Non è stato un buon approccio quello di Haifa contro il Maccabi, nei primi 2 minuti sì ma poi no. Dobbiamo cercare di invertire la rotta già da domani. In questi momenti sembra che la squadra non sia compatta, invece abbiamo tanta voglia di tornare a fare risultati. Dobbiamo andare oltre tutto e uscire da questa situazione, un passo alla volta».

Dubbi in attacco

«Domani dovrò scegliere due tra Vlahovic, Milik e Kean in attacco. I problemi non sono dei singoli, ma di tutta la squadra. Dobbiamo fare una partita ordinata, un passetto alla volta: in una giornata non possiamo costruire tutto. Abbiamo sbagliato troppo sui gol presi: non è questione fisica, ma di attenzione. Dobbiamo curare di più la fase difensiva».

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