Allegri contro il tabù Napoli: «La Juve non vince al San Paolo da 14 anni? Stavolta sarà quella buona»

Allegri contro il tabù Napoli: «La Juve non vince al San Paolo da 14 anni? Stavolta sarà quella buona»
di Luca Pasquaretta
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Sabato 10 Gennaio 2015, 12:20 - Ultimo aggiornamento: 12:34
Ripartire. Al San Paolo però sarà una bolgia. La Juve lì non vince dal 2000. "Domani potrebbe essere la volta buona, abbiamo tutte le carte in regola e le qualità per farlo - ha detto Allegri - A Doha abbiamo creato e concesso. Non ho nessuna intenzione di cambiare, la Juve ha una sua fisionomia. E' un percorso di crescita. Domani sarà una partita equilibrata. Vogliamo vincere senza subire reti". Avanti tutta con il 4-3-1-2. Dubbio Llorente-Morata. Il tecnico livornese ha chiarito alcuni concetti: "La Juve in questo momento problemi non ne ha, io guardo il bicchiere mezzo pieno, abbiamo fatto 4 errori tecnici singoli, abbiamo compromesso una vittoria che avevamo in pugno, l'Inter è sempre un'ottima squadra. Neanche se giochi alla playstation vinci tutte le partite 3-0. Non vedo presunzione, le partite vanno vinte con equilibrio, senza buttarsi avanti in maniera scriteriata. Il campionato è lungo, finisce il 31 maggio, io non ho la presunzione di vincere lo scudetto con 10 giornate d'anticipo, solo il Bayern lo può vincere, se qualcuno pensava il contrario, si sbagliava. C'è la Roma, fino alla fine sarà una lotta senza esclusione di colpi, non dobbiamo né esaltarci, né deprimerci. Non possiamo pretendere di giocare 90 minuti come i primi 45. Morata? A Madrid era un ragazzino, un non titolare, qua ha fatto il salto di qualità, ci vuole tempo". Capitolo mercato. Allegri: "Non mi preoccupo che le altre big si siano rinforzate, con la società abbiamo parlato, abbiamo perso dei giocatori per strada, per completare questa rosa non è facile, i migliori non li danno. Non compreremo per il gusto di farlo, altrimenti lavorerò con chi ho a disposizione. Balotelli? Con me ha fatto 14 gol e una buona stagione, le problematiche di Mario è che si è costruito un personaggio fuori dal campo. Balotelli si può aiutare da solo, altrimenti si perderà. A me piacerebbe allenare i più bravi, è del Liverpool". Infine una battuta sull'assenza dei tifosi: "Domani non averli è un dispiacere, dove avevamo bisogno del loro supporto, in Italia bisogna crescere, le problematiche siano irrisolte".