Allegri tra Sampdoria e Roma: «A Garcia non rispondo più, pensiamo a vincere e non sarà facile»

Allegri tra Sampdoria e Roma: «A Garcia non rispondo più, pensiamo a vincere e non sarà facile»
di Luca Pasquaretta
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Sabato 13 Dicembre 2014, 15:14 - Ultimo aggiornamento: 19:30
Non c'è verso. Allegri non ci è cascato. Garcia ha provocato, stuzzicato. E lui? Ha fatto finta di niente, glissato, dribblato. Niente polemiche a distanza. In testa ha solo la vittoria. Fare risultato pieno contro la Sampdoria, un brutto cliente, centrare la 26 esima vittoria consecutiva in campionato Stadium. Mihajolovic permettendo. Sinisa a differenza del collega livornese ha la battuta pronta, un sanguigno, ama citare i film, è un comunicatore nato, come Conte. E non per altro a Torino avevano pensato proprio a lui per sostituire quello che per molti è il Mourinho italiano.

Un duello infinito. Allegri ha gettato acqua sul fuoco della diatriba dialettica con il collega giallorosso: "Non ho nessun motivo di rispondere a Garcia e di parlare di quella partita, giocata ormai 2 mesi fa, quella che arriverà prima sarà la più forte. E' logico che la Roma si concentrerà di più sul campionato, anche se l'Europa League è una competizione importante, che tutti vogliono vincere".



Poi il tecnico livornese si è concentrato sulla Sampdoria, una trappola: "Affronteremo una squadra che rispetto all'anno scorso sta facendo un campionato importante, una squadra con ottimi giocatori, con un allenatore che ha portato grande entusiasmo, che gioca discretamente bene, sono bravi sui calci da fermo. Poi le partite alle 12:30 sono sempre un po' strane, la Sampdoria ha grande entusiasmo come noi, non hanno nulla da perdere, sono ben organizzati, non ci dovranno essere sbavature per vincere giocando bene tecnicamente".



Infine un pensiero sulla lotta scudetto: "Quello che è successo in settimana non peserà niente, noi abbiamo centrato il primo obiettivo, giocando un buon girone, ora viene il difficile, abbiamo 3 partite importanti, 2 di campionato e la Supercoppa, dovrò fare delle scelte, poi far riposare qualcuno, deciderò all'ultimo, perché non voglio che ci siano cali di tensione, ho la fortuna di allenare una squadra matura, questo è un momento fondamentale perché rischiamo di buttare alle ortiche tutto quello che di buono abbiamo fatto fino a questo momento".