Il calcio italiano viaggia tra alti e bassi ma la vetta d’Europa non è lontana

Il calcio italiano viaggia tra alti e bassi ma la vetta d’Europa non è lontana
di Gianfranco Teotino
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Lunedì 17 Dicembre 2018, 09:30 - Ultimo aggiornamento: 10:33
Riesce quasi difficile scriverlo, dopo una delle peggiori euro-settimane del calcio italiano, forse la peggiore di sempre, con cinque sconfitte e un pareggio inutile, eppure le Coppe in febbraio ricominceranno con tre squadre italiane in primissima fila: Juventus in Champions, Napoli e Inter in Europa League. I pronostici sono sempre complicati, ma i bookmakers raramente sbagliano di molto e praticamente tutti, non soltanto quelli italiani, indicano favorite per la Champions Barcellona, Juventus e Manchester City (in ordine alfabetico) e per l’Europa League Chelsea, Arsenal, Napoli, Siviglia e Inter (in ordine di preferenza).
OTTIMISMO
Insomma, non siamo messi così male. Nonostante ci stiamo mettendo alle spalle l’anno calcisticamente più buio, con il Mondiale mancato dopo oltre mezzo secolo, si può dire che, al contrario di quanto sta accadendo in settori magari più importanti, lo spread del pallone, nei confronti della concorrenza europea, si sta riducendo. L’en plein delle qualificazioni in Champions è sfumato solo in extremis: non accadeva dal 2002 e mai come stavolta ci si è andati vicino. Nel ranking Uefa abbiamo operato il controsorpasso sulla Germania, riavvicinando la corazzata Inghilterra, anche se non la Spagna. Persino il campionato italiano, al di là del monopolio juventino, comincia timidamente a riconquistare attenzioni internazionali, di sicuro grazie a Cristiano Ronaldo, ma non soltanto per lui. Per non parlare degli ascolti televisivi e degli spettatori in crescita, in questa prima parte della stagione. Insomma, un insieme di indicatori rendono ottimisti, sia pure con moderazione, per il futuro e pure per il presente. La Juventus, grazie alle sue scelte di gestione societaria, si è riavvicinata alle grandi d’Europa anche in termini di potenza economica, di fatturato, come dice De Laurentiis. Le altre società che dispongono di bacini d’utenza importanti, come Inter e Milan, sono in ritardo, ma ora che hanno proprietà stabili e affidabili possono risalire.
EQUILIBRIO
Forse mai come quest’anno in Champions hanno superato la prima fase tutte le favorite, o comunque le squadre più titolate. Ovvio che così la corsa della Juventus sia meno agevole: per dire, nonostante il primo posto nel girone, potrebbe dover affrontare subito Liverpool o Atletico Madrid, due formazioni che in fondo non ci stupiremmo di vedere a loro volta in finale. Sarà un torneo equilibratissimo ad alti livelli. Tanto da rendere più difficili exploit straordinari come quello della Roma l’anno scorso: per gli outsider sarà durissima. Meno nobile perciò si presenta l’Europa League. A guardare bene, le uniche retrocesse dalla Champions in grado di arrivare in fondo sembrano proprio Napoli e Inter. La stessa Lazio, se oggi non avrà un sorteggio sfortunatissimo (cioè, una delle due inglesi), ha la possibilità di migliorare i quarti di finale dell’anno scorso. Purché ci si creda. Purché non si ripetano quegli atteggiamenti snobistici alla base dei fallimenti del recente passato: è quasi incredibile che ancora mai una squadra italiana abbia vinto l’Europa League.
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