GIRELLI SEMPRE IN GOL, SCHROFFENEGGER CI MANDA AL RIPOSO IN VANTAGGIO
Come detto le azzurre partono forte. Le azioni si sviluppano a destra con Guagni e Tarenzi che riescono sempre a creare la superiorità numerica. Da quella parte l’Italia ha vita facile. Attacca con velocità e arriva sul fondo. E proprio da un cross pennellato da Guagni che Leat, il portiere neozelandese, esce a vuoto. La palla rimane lì con Cristiana Girelli che deve solo appoggiare in rete. Il vantaggio è la normale conseguenza di quello visto in campo. E le azzurre cercano subito di chiudere la partita. Ci vanno vicine con una deviazione di Stott che per poco non beffa Leat. All’ultimo minuto del primo tempo, su uno dei pochi attacchi della Nuova Zelanda, Guagni entra in scivolata all’interno dell’area e sullo slancio colpisce con la mano. Rigore netto che Schroffenegger riesce a respingere ipnotizzando White.
BONANSEA E TARENZI CHIUDONO LA SIFDA
È Sara Gama, a inizio ripresa, ad avere sul piede la palla del 2-0. Ma la sua conclusione si stampa sul palo e sulla respinta la difesa neozelandese si salva. L’Italia non abbassa i ritmi. E continua a macinare gioco, muovendo il pallone con velocità da sinistra verso destra, dove poi riesce ad affondare il colpo. Al 56’ arriva il meritato raddoppio. Girelli si gira e pesca in area Bonansea: esterno destro al volo e 2-0. Passano pochi minuti e Guagni – prova maestosa – mette dentro un pallone basso. Velo di Bonansea e Tarenzi in corsa non ha difficolta battere Leat. E’ il gol che manda in archivio la partita e permette alle azzurre di gestire con facilità gli ultimi minuti. Mercoledì, contro la squadra seconda nel ranking mondiale, ci giocheremo il trofeo.
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