Ala e terzino il doppio ruolo di Candreva nell'Italia di Conte

Ala e terzino il doppio ruolo di Candreva nell'Italia di Conte
di Alessandro Angeloni
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Lunedì 13 Ottobre 2014, 06:11 - Ultimo aggiornamento: 10:50
Diciotto minuti scarsi contro l'Olanda, una decina con l'Azerbaigian. Zero in Norvegia. Antonio Candreva, uno dei migliori del campionato italiano non trova spazio, o ne trova pochissimo, nella Nazionale di Conte. Ma stavolta l'aria pare diversa. A Malta dovrebbe toccare a lui, in un ruolo che proprio il suo non è. Candreva è bravissimo come esterno del 4-3-3 o nel 4-2-3-1, moduli tattici spesso utilizzati da Prandelli e nel recente passato nella Lazio da Reja, Petkovic e ora Pioli. In un 3-5-2 quasi mai viene impiegato come ala uno con le caratteristiche di Antonio, molto abile ad attaccare, meno come incontrista e soprattutto non troppo incline a coprire tutta la fascia. Sta imparando, perché Conte, ora come non mai, ha bisogno di un calciatore che sulla fascia sappia saltare l'uomo, andare al cross o sfruttare l'inserimento in area e in questi ultimi allenamenti sta provando proprio il laziale a fare certi movimenti. Un altro esame per Candreva, che a ventisette anni dovrà rimettersi in gioco, come del resto ha fatto qualche stagione fa quando è arrivato alla Lazio e ha imparato a fare l'esterno, svestendosi di dosso i panni del trequartista indolente e poco incisivo. Il laziale vuole tornare ad essere importante in azzurro, come lo è stato nel recente passato, decisivo nell'unica partita buona giocata al Mondiale dall'Italia, ovvero quella contro l'Inghilterra nell'esordio di Manaus. Quel giorno in Amazzonia, Antonio aveva alle spalle Darmian, al quale oggi probabilmente toglierà il posto, stavolta dovrà dividersi la corsia destra con Florenzi (o Parolo), più spostato al centro come posizione di partenza ma pronto a coprire le spalle al laziale. Equilibrio ed efficacia offensiva, questo vuole Conte per riproporre un'Italia bella e non solo vincente.