Un obiettivo, quello del secondo posto, che ad inizio stagione in pochi si sarebbero aspettati ma che certamente risulta meritato alla luce degli ottimi risultati conseguiti fin qui dagli eretini: “Siamo partiti per riprogrammare il futuro, dopo una retrocessione sul campo che ci aveva inevitabilmente segnato. Abbiamo cambiato molto, andando a prendere giocatori con tanta fame e voglia di far bene, abituati a lottare per il vertice. Queste ed altre componenti ci hanno permesso di affrontare questo campionato in modo spavaldo, ricoprendo addirittura la prima posizione in classifica e non abbandonando mai le prime quattro posizioni. Ce lo siamo meritato, e sicuramente la voglia di vertice si è andata palesando con i risultati positivi che arrivavano. Di fronte a questi, gli stop possono dar fastidio ma dobbiamo pensare a come eravamo partiti, e sicuramente il bilancio non può che essere positivo”.
Lo Scalo, una società solida, che pensa al futuro. Quello che spera di cavalcare il giovane direttore eretino: “I programmi futuri spettano alla dirigenza, io posso dire che dopo anni che sono qui, posso sicuramente sperare di continuare nel lavoro fatto. Questa è la mia casa, e pensare di legare il mio futuro a questa società, è per me motivo di orgoglio e stimolo. So che la società vuole rimanere in alto, per divertirsi e portare Monterotondo a vincere”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA