Juventus, l'ultimo atto di Andrea Agnelli: «Lascio anche Cda Exor e Stellantis, da domani voglio voltare pagina»

Commosse le parole di commiato di Pavel Nedved. «Il mio percorso qui è durato 20 anni: ero un giovane calciatore, ho trovato una famiglia»

Juventus, l'ultimo atto di Andrea Agnelli: «Lascio anche Cda Exor e Stellantis, da domani voglio voltare pagina»
di Alberto Mauro
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Mercoledì 18 Gennaio 2023, 11:00 - Ultimo aggiornamento: 12:59

L’ultima assemblea degli azionisti Juventus di Andrea Agnelli, dopo 13 anni di presidenza, si apre con un minuto di silenzio per le due leggende Castano e Vialli e il congedo del presidente dimissionario. «Oggi si chiude un capitolo della storia della Juventus, mio e di Pavel. Un capitolo di 13 anni, che ora facciamo fatica a leggere e rileggere. Il mio lavoro è sempre stato quello di inquadrare il contesto della società e indirizzare le operazioni del club. Avendo chiuso una parte così importante della mia vita, la mia volontà ora è voltare pagina, trovarla bianca, e scriverla con passione. È stata una mia decisione personale, d’accordo con John Elkann, Banga e Tavares, farò un passo indietro anche dai consigli di amministrazione delle società quotate Exor e Stellantis. La mia volontà è quella di affrontare il futuro con entusiasmo e nuova passione».

Andrea Agnelli rimarrà nel consiglio della Giovanni Agnelli & C. BV, società di famiglia non quotata che controlla Exor. E tornando al calcio spiega le motivazioni che lo hanno spinto verso la Superlega: «Quando ero presidente dell'ECA e membro esecutivo dell’UEFA mi sono accorto dell'insostenibilità del sistema, una non-profittabilità dei club, una polarizzazione verticale e orizzontale, e la disaffezione dei tifosi.

La proposta all'epoca era la creazione di un'ecosistema per la crescita del calcio, in modo da aumentare la stabilità, mantenere l'accesso alle leghe domestiche, in modo che fosse aperto a tutti. Queste proposte venivano formulate da ECA e UEFA insieme, non è mia intenzione ricordare cosa è successo dopo, ma le proposte sono valide ancora oggi. Quello che mi viene da pensare è che se io avessi voluto mantenere una posizione privilegiata, all'interna dell'ECA e nella Figc, non avrei preso quella decisione del 2021. Il rischio è di una decrescita del calcio, a favore di un'unica lega dominante, che è la Premier League: nel giro di anni attrarrà tutti i giocatori all'interno del proprio campionato. Da questo punto di vista l'auspicio è che la Corte di Giustizia Europea riconosca lo sport come un'industria e l'abuso di posizione di potere dominante in Europa».

L'addio commosso di Pavel Nedved

Commosse le parole di commiato di Pavel Nedved. «Il mio percorso qui è durato 20 anni: ero un giovane calciatore, ho trovato una famiglia. E’ un onore rappresentare questo club, in campo e dietro alla scrivania. I primi anni di apprendimento nel cda sono stati una grande scuola per me, poi sono diventato vicepresidente, orgoglioso di questo incarico di grande onore e responsabilità. Grazie a lei presidente, grazie a te per la nostra amicizia che ha rafforzato la nostra unione, determinante nel nostro lavoro. So quanto ami la Juventus, quanti sacrifici hai fatto alla Juventus. Quanto sei stato leader per questa società. È stato un onore lavorare al tuo fianco».

 

Il nuovo Cda

L'assemblea degli azionisti della Juventus ha dato il via libera al nuovo cda della società. I consiglieri saranno cinque e resteranno in carica per tre esercizi fino all'assemblea che approverà il bilancio al 2025. Del nuovo consiglio fanno parte - su indicazione di Exor, la holding che controlla la società bianconera - Gianluca Ferrero, indicato come presidente, Maurizio Scanavino, attuale direttore generale che assumerà la carica di amministratore delegato, Laura Cappiello, Diego Pistone e Fioranna Vittoria Negri.

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