dal nostro inviato
AURONZO I giorni dell'abbandono rischiano di diventare un autentico calvario. Non è facile vivere da separato in casa, figuriamoci da capro espiatorio: «Acerbi vattene, pezzo di m», gli urla al megafono una delegazione della Nord, non appena il difensore alle 18.30 (prima si era allenato in palestra) mette piede in campo per un semplice differenziato. Francesco risponde con il pollice, poi con un applauso ironico, e i cori si intensificano. A poco serve il basta con la mano alzata di Sarri (molto irritato a cena per l'episodio), meno l'applauso del resto degli spalti a un bambino che si ribella stizzito: «Avete rotto». La Curva vuole solo Romagnoli e, senza l'addio di Francesco, ha il timore che qualcosa possa ancora andare storto. Ma questo è solo un pretesto perché la società ha deciso di portare comunque Alessio la prossima settimana in ritiro. E soprattutto perché ormai l'ex Sassuolo è un bersaglio da dicembre scorso.
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Impossibile ricucire questo rapporto, ma per il bene di tutti ora va fatto uno sforzo. Lo ha compiuto Acerbi, presentandosi ieri da professionista, puntuale, in ritiro. Certo, non col sorriso eufemismo ma con l'intenzione di rispettare il suo contratto (da 2,5 milioni) e venire incontro alla Lazio, non appena qualche big (Juve, Milan o Inter) farà sul serio, con il Monza sullo sfondo. Acerbi è sbarcato ieri ad Auronzo, all'ora di pranzo, insieme a Marusic, Hysaj (qualche buu), i nuovi Nicolò Casale e finalmente (risolti i problemi di visto) Marcos Antonio. Cataldi lo sfida subito: «Io mi sento il titolare dopo un anno di rodaggio, ma lo aiuterò senz'altro nell'ambientamento».
CONFRONTO CON MILINKOVIC
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PERICOLO CAMPO
Mente e campo. Oggi alle 18 è stata organizzata dalla Media Sport Event la prima uscita della Lazio, un'amichevole (prezzo 12 euro) rimasta sino all'ultimo in dubbio. Si giocherà, non ci sarà Immobile, rimasto già ieri in palestra tutto il giorno per un dolorino e la paura di ricadute al vecchio malleolo infortunato. Già, perché il manto erboso precario dello Zandegiacomo sta mettendo a serio rischio il gruppo (ieri pomeriggio si è fermato Radu, problema all'adduttore) e anche un eventuale accordo per il prossimo anno sotto le Tre Cime di Lavaredo. Non sta risentendo del terreno la show del nuovo Cancellieri, che sta stupendo tutti da vice-Immobile a suon di gol. Anche Luka Romero sembra cresciuto e pronto a dare spettacolo. Nella carta segreta fra Sarri, Immobile e Lotito era stato preventivato un altro colpo in attacco. Anche lì però questa è già una piccola grande Lazio.