Abraham: «Mourinho mi ha detto di diventare un mostro. La serie A è difficile»

L'attaccante della Roma: "E' sempre dura arrivare in un nuovo Paese"

Abraham: «Mourinho mi ha detto di diventare un mostro. La Serie A è difficile»
di Gianluca Lengua
3 Minuti di Lettura
Domenica 14 Novembre 2021, 10:13 - Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 06:09

José Mourinho ha garantito su Tammy Abraham e questa estate ha spedito il general manager Tiago Pinto a Londra per chiudere la trattativa con il Chelsea e portarlo alla Roma alla cifra di 45 milioni. Il primo impatto dell’attaccante con la piazza romanista è stato positivo: accolto e apprezzato da tutti, ha dimostrato in un breve lasso di tempo attaccamento alla maglia non facendo rimpiangere l’addio di Edin Dzeko.

Abraham e Mourinho, cosa si sono detti

 

Mancano i gol, solo tre in Serie A e due in Conference League, ma anche sette legni tra pali e traverse che ne hanno frenato l’ascesa: «Mourinho mi ha detto che sono un ottimo giocatore e mi ha suggerito di lavorare per sviluppare una maggiore cattiveria in campo. Mi ha detto di diventare una specie di mostro», la sua rivelazione dal ritiro in nazionale.

Tammy, come detto, non ha fatto fatica ad ambientarsi alla nuova città, anche se alcuni problemi con il calcio italiano sono emersi nelle ultime partite: «È sempre dura arrivare in un nuovo paese e abituarsi a una cultura diversa. Ho cercato di ambientarmi e ho cominciato ad imparare un nuovo stile di calcio. Non mi aspettavo che potesse essere così difficile la Serie A. I calciatori sono molto intelligenti e la difesa è molto importante per il modo di giocare italiano. In Inghilterra siamo abituati ad attaccare, attaccare, attaccare e devo imparare a rompere le difese avversarie. Fa parte del processo di apprendimento e si è visto con Lukaku e gli altri, che sono andati all’estero e sono tornati in Inghilterra. Devo solo migliorare».

Totti: «Mourinho? Bisogna puntare su di lui. Chi dice che lui è il problema sbaglia»

De Rossi su Mourinho: «Spero che non si stufi, non vorrei essere nei suoi panni»

Grazie alla Roma, però, è rientrato tra i convocati della nazionale inglese dopo l’esclusione dell’Europeo: «Sono andato a spiegare le ali e spero di poter mantenere il livello di prestazioni di cui ho bisogno per rimanere in nazionale. Il Mondiale era un mio obiettivo, speravo solo di essere chiamato per dimostrare di poter lottare per un posto tra i convocati. Kane? È fantastico, lo ammiro molto e spero possa continuare a fare bene».  

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA