Abraham, ginocchio ko: tornerà a marzo 2024 (e salterà anche la cessione in estate). Da Lukaku a Firmino, la lista dei sostituti

Dal primo bollettino emesso dal club, il giocatore un trauma distorsivo con lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro

Abraham, grave infortunio al ginocchio: stop di almeno 8 mesi (e salterà la cessione sul mercato)
di Gianluca Lengua
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Lunedì 5 Giugno 2023, 12:02 - Ultimo aggiornamento: 15:03

«Grazie a tutti per i vostri messaggi. Tornerò presto, più forte che mai!», ha scritto in un post su Instragram Tammy Abraham. Un vero e proprio disastro in casa Roma. L’infortunio del centravanti inglese sembra più grave del previsto. Dal primo bollettino emesso dal club, il giocatore un trauma distorsivo con lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. In queste ore sta svolgendo ulteriori controlli, ma la situazione sembra peggiorare di ora in ora perché oltre al legamento crociato sarebbero interessate anche altre parti del ginocchio.

Abraham, l'infortunio è grave

L’attaccante sta valutando dove operarsi, se in Svizzera, Inghilterra, Stati Uniti, Italia o Francia, una scelta determinante per il suo futuro perché minimo dovrà stare fermo almeno 8 mesi.

Arrivederci, dunque, febbraio/marzo 2024.

Il movimento innaturale

Durante la sfida tra Roma e Spezia, l’attaccante, entrato dalla panchina al 64’, in uno scontro con Ampadu ha puntato il piede sinistro a terra e il ginocchio ha fatto un movimento innaturale. Immediatamente sono entrati i medici del club ed è stato trasportato in lacrime all’esterno del campo. Qualche minuto dopo gli esami strumentali che hanno restituito la diagnosi di lesione del legamento crociato. 

 

Mercato bloccato: Pinto alla ricerca di un attaccante

Tammy Abraham era uno dei principali indiziati a lasciare il club, anche perché dalla Premier erano pronti ad acquistarlo per ben 40 milioni (Aston Villa). Soldi necessario per rimpinguare le casse, essere nei parametri del Fair Play Finanziario e investire in nuovi giocatori. Adesso la strategia di Tiago Pinto cambierà, perché servirà un nuovo attaccante che possa prendere il posto dell’inglese nei primi 6 mesi della stagione e che abbia nella gambe almeno 15 gol. La soluzione migliore sarebbe ingaggiare un parametro zero o occasioni a basso costo come esuberi di club più blasonati. È ancora presto per fare nomi, ma l’identikit non sarà l’attaccante da 50 milioni che pretende un ingaggio da almeno 5. Ad esempio, se Romelu Lukaku tornerà al Chelsea potrebbe essere un profilo da prendere in considerazione, oppure, Firmino che però prende un ingaggio troppo alto (10 milioni) o Nzola dello Spezia e Arnautovic del Bologna. Dovrebbe restare Belotti che assieme a Solbakken e al futuro “mister x” formeranno il reparto offensivo del futuro. Da valutare a questo punto anche se converrà rinnovare il contratto ad El Shaarawy, in scadenza a giugno 2023.

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