Crollo Virtus Roma: Brescia vince 83-53, si complica il cammino per la Coppa Italia

Piero Bucchi (foto VIRTUS ROMA)
di Alessandra Ortenzi
4 Minuti di Lettura
Domenica 22 Dicembre 2019, 23:20 - Ultimo aggiornamento: 23:25

La sfida di stasera è spinta dalla grossa carica che ambedue le formazioni hanno ricevuto dai giorni precedenti. La Virtus, con la sua eccezionale performance in quel di Trento, espugnata per 6 misure e con un primo tempo dai grandi numeri, e Brescia, reduce dalla qualificazione storica all’Eurocup che si presenta al Palaeur galvanizzata. La sua forza per conquistare questi due punti importantissimi in chiave Final Eight, deriva da una consapevolezza mentale e fisica che si impone sui padroni di casa i quali, di fatto, non sono mai entrati in partita.

Roma deve attendere 2 minuti e due possessi per infilare, per mano di Jefferson, i primi due punti e rispondere a Brescia che con Brian Sacchetti caldissimo e Lansdowne guidano la squadra alla conquista del parquet romano. Alibegovic si fa trovare sempre pronto in difesa e riesce a segnare il canestro del 4 a 5 dopo due minuti e mezzo di gioco. Cain provoca Dyson, Vitali gestisce la regia della squadra lombarda mentre la Virtus sul ribaltamento ha un imbarazzante rapporto con la propria retina. Alibegovic salva le apparenze e a metà del tempo e segna il 6 a 9, non senza avere il pensiero di Cain che attende sempre al varco il compagno Jefferson. Brescia si spinge oltre. Lansdowne vola in schiacciata dopo aver ricevuto l’assist di Abass, che aveva recuperato un possesso grazie alla disattenzione di Dyson e la Leonessa conduce 8 a 16 quando mancano 3 minuti al termine del parziale. Dyson cerca vendetta. Arriva con il gioco da 2+1 recuperato grazie al fallo di Silins. 13 a 16 a 100 secondi dal termine. Poi Silins castiga la Roma con tre triple che scavano un solco di 10 misure. Il tempo termina 15 a 25.

Il canestro della Roma sembra stregato, soprattutto quando prova a tirare Jefferson. Fortunosamente Alibegovic riesce a segnare due punti mentre Brescia va avanti come un treno. Le percentuali sono a dir poco basse. Sul timeout Virtus a 6 e 52 dall’intervallo lungo i numeri sono questi: 17 a 29 per Brescia e i romani con 6 realizzazioni su 21 tiri da due punti e 0 su 4 da tre. Dopo le triple di Abass e Silins la Leonessa doppia 17 a 34 quando è trascorso solo un minuto dal timeout di Piero Bucchi! Roma perde le occasioni al tiro o se ci prova non realizza. Non sembra proprio la Virtus che abbiamo visto giocare contro Trento ma è anche vero che Brescia ha un equilibrio e una consapevolezza maggiore rispetto ai padroni di casa. All’esperienza di Vitali si contrappone la goffaggine di Roma. e a 4 dal termine della prima parte della gara la distanza è +20 (17 a 37). Il risveglio di Buford con i suoi 6 punti, non sono sufficienti alla Virtus. La Germani tiene il punto. L’intervallo lungo inizia sul 28 a 47.

Dopo un primo inizio abbastanza confuso, Silins e Cain si contrappongono al lavoro di Alibegovic (l’unico romano in doppia cifra) e a un guizzo da tre punti di Kyzlink. a 4 minuti il punteggio parziale è contenuto e Brescia è ancora avanti di 20 punti: 33 a 53. Il problema è abbastanza chiaro: si tratta di realizzare e fare risultato. Le palle perse e i rimbalzi delle due squadre si equivalgono ma sono le percentuali al tiro che sono sensibilmente differenti. Quella della Virtus non ha mai superato il 28%. Si percepisce l’assenza dei punti di Dyson e Jefferson e per quanto Buford e Kyzlink riescano a trovare qualche soluzione utile, Brescia conduce sempre senza perdere la concentrazione. A tre minuti dal termine del tempo il punteggio è 37 a 57. Il gioco prosegue con la stessa pesantezza mentale che porta Jefferson a commettere qualche errore di troppo e che consente a Brescia di recuperare anche doppi possessi. Non c’è soluzione per gli uomini di Bucchi. Lansdowne infierisce e il terzo parziale si chiude 40 a 63.

L’ultimo quarto perde di mordente. Lansdowne continua a punire dall’area e, fatta eccezione per Amar Alibegovic, mai domo, Brescia domina il campo senza lasciare spazio ai giallorossi. Sul timeout Virtus a 3 minuti di gioco, il punteggio è fermo sul 42 a 65 con 23 punti da recuperare da parte dei padroni di casa. Quello che a Brescia riesce con fluidità e facilità, non è nemmeno pensabile per Roma. La Virtus molla apparentemente quando ci sono ancora 5 minuti da giocare. Dopo il terzo fallo di Baldasso su Abass, che dalla lunetta realizza, 42 a 72 è il punteggio: un solco profondissimo da colmare. Le due belle ma inutili triple di Roberto Rullo mettono ancora più in evidenza il passo lungo di Brescia che non lascia nulla al caso. La resa arriva dalle gambe della Virtus che inizia a fare il minimo indispensabile pur di giungere al capolinea di questo brutto viaggio. La Leonessa si permette anche di trattare gli ultimi possessi con leggerezza. La gara si chiude 53 a 83. Vincenzo Esposito, El Diablo, esulta con i suoi ragazzi e guarda a Pesaro.


Virtus Roma vs Germani Basket Brescia: 53 a 83
Virtus Roma: Cusenza ne, Moore ne, Alibegovic 12, Rullo 8, Dyson 5, Baldasso 5, Pini, Farley ne, Spinosa ne, Jefferson 9, Buford 9, Kyzlink 5. Coach Piero Bucchi
Germani Basket Brescia: Zerini, Warner 4, Abass 13, Cain 12, Vitali 9, Laquintana 4, Lansdowne 14, Veronesi, Silins 17, Guariglia 2, Moss, Sacchetti 8.

Coach Vincenzo Esposito

© RIPRODUZIONE RISERVATA