Nba, i Lakers battono Orlando Magic 114-103: bene anche Spurs e Suns. Male Jazz: i risultati

Nba, i Lakers battono Orlando Magic 114-103: bene anche Spurs e Suns. Male Jazz: i risultati
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Martedì 27 Aprile 2021, 12:43 - Ultimo aggiornamento: 12:45

Tornano al successo i Lakers, in Nba, mentre perde di misura la capolista della Western Conference, ma resta al comando della classifica, anche se ormai i Phoenix Suns gli sono addosso. Risultati a sorpresa nel turno di questa notte in Nba, ma niente terremoti nella classifica generale. Utah Jazz ha perso 105-104 contro Minnesota, vero e proprio incubo per questa stagione. Finora i Timberwolves, penultimi in classifica, hanno vinto 3 incontri su tre nelle sfide con Utah; sono tantissimi se si pensa che in tutto il campionato finora Minnesota ha portato a casa soltanto 18 vittorie. Di seguito i risultati delle partite giocate nella notte:  Orlando Magic-Los Angeles Lakers 103-114; New York Knicks-Phoenix Suns 110-118; Washington Wizards-San Antonio Spurs 143-146 ot; Miami Heat-Chicago Bulls 102-110; Minnesota Timberwolves-Utah Jazz 105-104; New Orleans Pelicans-L.A. Clippers 120-103; Detroit Pistons-Atlanta Hawks 100-86; Toronto Raptors-Cleveland Cavaliers 112-96; Philadelphia 76ers-Oklahoma City Thunder 121-90; Denver Nuggets-Memphis Grizzlies 120-96; Sacramento Kings-Dallas Mavericks 113-106.

Orlando Magic-Los Angeles Lakers 103-114

I Lakers piazzano il 35-23 di parziale nel finale contro i Magic, con Dennis Schroder che segna 13 dei suoi 21 punti nel quarto periodo a cui si aggiungono i 18 e 8 rimbalzi di Anthony Davis, e tornano a vincere dopo tre sconfitte in fila. Al resto pensano sotto canestro i 18 punti in uscita dalla panchina di Montrezl Harrell e i 13 con 11 rimbalzi di Andre Drummond, in un match da 54% dal campo al tiro per i campioni Nba in carica.

Continuano invece a precipitare a Est i Magic, per la seconda gara in fila costretti a rinunciare a coach Steve Clifford - contagiato dal Covid-19, asintomatico e sostituito dall'assistente Tyrone Corbin. Il miglior realizzatore per Orlando è Chuma Okeke con i suoi 18 punti, protagonista dell'highlight più spettacolare della serata grazie a una super schiacciata sulla testa di Drummond. Gary Harris ne aggiunge 17, in quella che per la squadra della Florida è la sesta sconfitta in fila, la 15ma nelle ultime 20.

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Washington Wizards-San Antonio Spurs 143-146

Si interrompe a otto gare consecutive la striscia di successi raccolta dagli Wizards. Vincono gli Spurs, 143 a 146 guidati da un super DeMar DeRozan da 37 punti e 10 assist con 12/23 dal campo, nessuna tripla tentata e un perfetto 13/13 ai liberi che condanna Washington nel finale. In un match da oltre il 53% al tiro per gli ospiti, si aggiungono anche i 21 punti con 10/14 al tiro di Keldon Johnson, mentre sono 25 con ben 17 rimbalzi e 5 assist quelli di Dejounte Murray, con San Antonio che consolida così il 9° posto a Ovest. Dall'altra parte invece Bradley Beal le prova tutte per evitare il ko e per rispondere a distanza a Steph Curry nell'avvincente testa a testa per decretare chi sarà il miglior realizzatore per media punti della stagione Nba: sono 45 con 20/37 al tiro, nonostante non riesca mai a trovare il fono della retina da lontano (0/4). Nota di merito anche per Westbrook che realizza la 29a tripla doppia in stagione (22 punti, 13 rimbalzi e 14 assist), che lo porta a 175 complessive in carriera, a -6 dal record all-time di 181 di Oscar Robertson, che potrebbe già essere raggiunto nelle prossime settimane prima dei playoff. A Washington continueranno a servire le sue giocate, decima forza a Est con una sola gara di vantaggio su Chicago.

Minnesota Timberwolves-Utah Jazz 105-104

Minnesota vince 105 a 104 contro Utah. Delle 18 vittorie stagionali ottenute dai T'Wolves, 3 sono arrivate contro i Jazz. Massimo stagionale per triple a segno da D'Angelo Russell (7, per 27 punti dalla panchina) e un'ottima doppia doppia da parte di Karl-Anthony Towns, autore di 21 punti e 11 rimbalzi. Quarta vittoria nelle ultime sei per Minnesota. Con un primo quarto da 33-17 Utah sembra in controllo e va sopra anche di 18 punti nel secondo periodo. Poi il crollo: è di 66-37 il parziale dei due quarti centrali, con i Jazz che a fine gara tirano sotto il 39% dal campo e solo 16/57 (il 28%) da tre punti. Orrendo l'errore di Rudy Gobert sul possesso finale, quello che concede a Russell il facile sottomano della vittoria sulla rimessa. Ancora senza Donovan Mitchell, il migliore per i Jazz è Mike Conley con 26 punti e 10/19 al tiro.

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Philadelphia 76ers-Oklahoma City Thunder 121-90

Philadelphia vince dominando, 121 a 90, contro una più che arrendevole Oklahoma. Sixers che vincono tutti e quattro i periodi davvero con il minimo sforzo: essuno in campo più di 25 minuti, con ben 13 giocatori sul parquet per almeno 10 - con Joel Embiid da 21 punti e 5 rimbalzi e un Ben Simmons da 12 con 6/8 dal campo e +20 di plus/minus, al rientro dopo quattro gare d'assenza. Per i Thunder invece è la 14ma sconfitta consecutiva, eguagliato il record di franchigia da quando la squadra si è trasferita a Oklahoma City - una striscia risalente al 2008-09, il primo anno a Okc, che potrebbe essere tristemente aggiornato in caso di ko a Boston. Nonostante coach Daigneault sottolinei la voglia di lottare dei suoi ragazzi, gli ospiti non vanno oltre i 22 punti raccolti a gara in corso da Ty Jerome, a cui si aggiungono i 14 di Darius Bazley e gli 11 con 8 rimbalzi di Moses Brown.

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Denver Nuggets-Memphis Grizzlies 120-96

Sesta vittoria nelle ultime sette gare per Denver, che batte i Grizzlies per 120 a 96. L'assenza di Jamal Murray viene ben compensata da uno scatenato Michael Porter Jr (31 punti, 7 rimblazi e 2 assist). Al resto ci pensa il solito Nikola Jokic in doppia doppia (la 53a stagionale, leader Nba, con 24 punti e 15 rimbalzi) e un Paul Millsap incisivo nel finale, con 9 dei suoi 12 punti messi a segno nel quarto quarto, siglando insieme a P.J. Dozier il parziale decisivo di 12-0. Memphis vede un'altra straordinaria prestazione di Ja Morant, altro giocatore caldissimo nelle ultime gare (per lui nelle ultime cinque 36, 22, 33, 28 e ora altri 27 punti, con 10/15 al tiro e anche 6 assist e 6 rimbalzi nella gara contro i Nuggets). I Grizzlies però falliscono la rincorsa alla terza vittoria consecutiva e non vincono a Denver dal 26 febbraio 2017 (più di 4 anni)

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Sacramento Kings-Dallas Mavericks 113-106

Dallas perde 113 a 106 contro una squadra da battere come Sacramento. I Mavs iniziano a manifestare una mancanza di continuità non superando una squadra senza pretese che li tiene al 28% da 3 punti. Doncic mette a referto la solita ottima prestazione: 24 punti, 7 rimbalzi e 8 assist), ma stavolta a pesare è l'assenza di Porzingis. Dallas resta sesta a Ovest, ma con Portland a portata di rimonta. Per Melli stavolta 20 minuti di campo, ma poca gloria: nessun canestro, su tre tentativi. Per i Kings determinante Tyrese Haliburton - autore di 14 punti e 10 assist, alla seconda gara da titolare al posto di DèAaron Fox, ancora alle prese con il protocollo anti-Covid. Al resto pensa il solito convincente Richaun Holmes sotto canestro da 24 punti, a cui si aggiungono i 19 di Harrison Barnes e i 16 con tanto di tripla decisiva firmata da Buddy Hield.

Detroit Pistons-Atlanta Hawks 100-86

Pesante sconfitta, invece, e passaggio a vuoto per gli Hawks, battuti 100 a 86 dai Pistons. Alla sirena finale sono 18 punti a testa per Jerami Grant e Frank Jackson, a cui si aggiungono i 15 realizzati da Cory Joseph - sempre più leader di Detroit, che torna a vincere dopo tre sconfitte in fila - e i 14 punti di Hamidou Diallo in uscita dalla panchina. Per Atlanta, ancora senza Trae Young, è la peggior partita dell'anno a livello offensivo: 39% al tiro di squadra con 4/27 complessivo dall'arco. Un paio d'errori dalla lunga distanza li aggiunge anche Danilo Gallinari, che chiude con 12 punti in 24 minuti con 8/9 a cronometro fermo e poco altro. Meglio di lui fa Bogdan Bogdanovic, autore di 17 punti - 16a gara in fila di doppia cifra, la striscia più lunga della sua carriera. La buona notizia per gli Hawks è l'esordio di Kris Dunn, alla prima gara stagionale dopo l'operazione alla caviglia destra.

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