«Benché veda un futuro molto promettente per me a Chicago, decidere di lasciare i Los Angeles Lakers è stata una delle decisioni più difficili che ho dovuto prendere», ha aggiunto Gasol. «Nelle mie sette stagioni con i Lakers, abbiamo raggiunto tre volte la finale Nba, diventando due volte campioni». Gasol è arrivato in Nba nel 2001 come terza scelta assoluta del draft dagli Atlanta Hawks, che lo hanno poi girato ai Memphis Grizzlies. Nella squadra di Tennessee, lo spagnolo ha giocato fino al 2008, quando ha fatto il salto, andando a giocare con i Lakers per formare una grande squadra insieme a Kobe Bryant. A Los Angeles, Gasol ha vinto l'anello nel 2009 e nel 2010 ed ha perso un'altra finale.
«Sono molto grato di aver giocato con uno dei giocatori migliori della storia della Nba, Kobe Bryant, e con tanti altri grandi compagni; e di avere avuto l'opportunità di essere agli ordini di uno dei migliori allenatori, Phil Jackson, e del suo staff tecnico», ha sottolineato il lungo catalano che ha conquistato anche la medaglia d'argento nelle ultime due edizioni dei Giochi Olimpici con la Spagna. I Lakers sono stati in questa stagione la seconda peggiore squadra della Western Conference con 27 vittorie e 55 sconfitte.
«Mi rendo conto che i Lakers sono in fase di ricostruzione. Non dubito che in futuro torneranno ad essere una squadra che aspira a vincere l'anello. Sfortunatamente, le necessità immediate dei Lakers non coincidono con le mie. Desidero il meglio per la squadra e per i suoi tifosi», ha aggiunto Gasol. «Sto facendo un nuovo passo nella mia carriera in Nba, e non vedo l'ora di giocare con i Chicago Bulls e di diventare una persona attiva nella comunità di Chicago». Il mercato degli ingaggi della Nba è in ebollizione: LeBron James, una delle più grandi stelle del campionato americano, ha annunciato venerdì il suo ritorno ai Cleveland Cavaliers, mentre Chris Bosh e Carmelo Anthony hanno deciso di continuare nelle loro squadre, rispettivamente i Miami Heat e New York Knicks.
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