Lituania contro Spagna è una sfida che può risolversi ancora negli ultimi attimi anche se in questo europeo gli spagnoli, trascinati da un grande Gasol, monumentale in semifinale con i suoi 40 punti (degli 80 totali della Spagna contro la Francia), segnano 85,1 punti di media contro i 75 della Lituania.
Gasol, dicevamo: bomber, rimbalzista, totem. Per Sergio Scariolo, il coach bresciano degli iberici, è il punto di riferimento e in assenza di altri campioni l’uomo della Nba sa risolvere davvero tutto.
Domani il duello appare tra lui e Valanciunas sotto i tabelloni ma sarà determinante la gestione del gioco in attacco. Nel torneo abbiamo visto che la Spagna ha una circolazione di palla migliore mentre i lituani, che hanno in Maciulis un uomo che può risolvere molte situazioni critiche, spesso perde la concentrazione e perde troppi palloni. Sotto questo aspetto le statistiche dicono 14,4 palloni persi dalla Lituania e 9,9 dalla Spagna.
Valanciunas, l’uomo di Toronto che nell’europeo viaggia con 16,9 punti a gara (e 8,3 rimbalzi) sposta il gioco in area ma grande attenzione sarà da porre, come detto, a Maciulis non solo per i 14,5 punti che realizza ma per il suo 59,1% da 3 punti, un’arma letale per gli avversari.
Abbiamo detto che la Spagna è in vantaggio. Lo è perché, tralasciando il duello Gasol-Valanciunas, che può finire pari, gli uomini di Scariolo hanno più opzioni sul perimetro potendo vantare giocatori come Rodriguez, Llull, Sam Emeterio senza dimenticare Rudy Fernandez che non è in splendide condizioni fisiche (problemi alla schiena) ma vulev duellare alla pari con il suo amcio Maciulis con il quale gioca insieme al Real Madrid. "Siamo grandi amici - ha detto Fernandez - ma per una sera saremo nemici".
Tutti tiratori che dal perimetro possono fare molto male. I lituani non hanno tutti questi giocatori e al di là di Kalnietis sono troppo prevedibili. Diverse sono le opzioni della Spagna che ha più armi.
Alle 14, invece, si giocherà la finale per il terzo posto tra Serbia e Francia.
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