FIGLIOL PRODIGO
Datome torna in Italia dopo aver guidato la Virtus Roma nel 2013 a una sorprendente finale scudetto. Una parentesi in Nba senza grandi fortune, poi i cinque anni in Turchia al fianco di Zeljco Obradovic, condottiero in panchina e profondo estimatore del giocatore di Olbia. Dopo i colpi di Hynes, Delaney, Davide Moretti e Punter, la AX aggiunge un altro tassello di grande qualità per cercare di arrivare fino in fondo in Europa, obiettivo dichiarato da parte di Giorgio Armani, forse stanco di spendere tanto e ottenere pochissimo fuori dall’Italia. Esperienza e curriculum sono gli ingredienti della Milano della prossima stagione. Micov è classe 1985, Hines e Rodriguez dell’86, Datome dell’87. Delaney infine del 1989. Dunque, almeno 15 anni giocati ad altissimo livello in Europa. Esperienza, tanta, e altrettanto atletismo. Con Moretti, Roll e Moraschini che partiranno dalla panchina ad aggiungere qualità nei momenti che conteranno. Una panchina ancora una volta lunghissima a cui vanno aggiunti, Cinciarini Tarczewski, Brooks e Biligha, in attesa di conoscere il futuro di Gudaitis e dell’ultimo colpo di mercato, presumibilmente un’ala forte, che darà una dimensione ancora più profonda all’Olimpia. Messina gongola, quest’anno il suo lavoro è stato ancora più importante nella costruzione di una super squadra che sarà ancora più favorita in Italia e avrà un peso molto più importante in Eurolega. Gigione ha già vinto tanto, uno scudetto in Italia nel lontano 2004 con Siena e altri tre in Turchia, poi Supercoppe nazionali e vari premi individuali. I tifosi già sognano, la musica è cambiata.
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