LeBron James in cuor suo sa che a Roma si vive meglio che a Los Angeles, eppure il fenomeno dei Lakers ieri non era presente al Palazzetto della Stella Azzurra per vedere i due figli, in campo con la rappresentativa dei migliori liceali californiani contro la storica compagine capitolina. Per i ragazzi della Stella Azzurra allenati da Germano D’Arcangeli (campioni italiani U19 in carica e rinforzati da elementi più grandi con esperienza in A2) la partita è stata un’occasione unica per mettersi in mostra (e divertirsi) contro gente che giocherà (perlomeno una parte) in NBA e che in Europa ha battuto la Gran Bretagna U18 a Londra l’11 agosto scorso, e il 15 una selezione di prospetti francesi a Nanterre.
LA GARA
I giovani americani hanno vinto 60-57, rimontando il lungo svantaggio iniziale: tanti gli errori di gioventù da ambo le parti, ma è stata partita vera, con i 400 spettatori dell’arena (di cui 50 ospiti statunitensi) a rumoreggiare fino alla fine.
PADRE E FIGLIO
Per LeBron la possibilità di condividere il parquet con Bronny è concreta: LBJ è fresco di rinnovo biennale con i Lakers, che gli hanno assicurato 97,1 milioni di dollari complessivi (111 se nel monte ingaggi losangelino si apriranno spazi), più un’opzione per un terzo anno. Ossia la stagione ’24-25, quando Bronny sarebbe elegibile per il draft NBA dopo due anni di college. I media hanno iniziato a costruire varie ipotesi riguardo al suo futuro, portando James padre a dei chiarimenti social: “Bronny non ha ancora fatto una visita e ha avuto solo poche chiamate con allenatori e università. Farà la sua scelta quando se la sentirà”.