Il mondiale per gli azzurri prosegue dunque a Wuhan. La vittoria del Portorico sulla Tunisia ha delineato il girone J della seconda fase: con gli azzurri ci saranno la Serbia, la Spagna e lo stesso Portorico. Si portano dietro i punti acquisiti nel primo girone, quindi sei per la Serbia e quattro per l'Italia. Si gioca il 6 e l'8 settembre, tra due giorni contro la Spagna ci giochiamo l'intero mondiale.
Hackett, Belinelli, Datome, Gallinari e Biligha sono i cinque a cui si affida Sacchetti anche contro la Serbia. Milutinov e Bircevic a sorpresa per i serbi al posto di Marjanovic e Jokic. Clima caldo sugli spalti a maggioranza di tifosi balcanici (rumorosi e anche un pò antipatici in alcuni cori contro l'Italia). Avvio promettente per l'Italia: Gallinari e Belinelli danno il 10-8 al quarto. Gli azzurri accettano il ritmo serbo, all'ottavo è 19-22. Marjanovic in campo ed subito un fattore con quattro punti in fila. Gentile è preciso dalla lunetta. Dopo dieci minuti è 23-28. Ancora Gentile protagonista ad inizio secondo periodo con una rubata in difesa e una tripla in faccia a Marjanovic per il 29-31. Due mancati raddoppi sul lato debole regalano due triple della Serbia per il 29-39 al 14esimo. La partita si fa difficile per l'Italia, 34-44 al 17esimo, poi 38-48 anche con qualche tiro libero di troppo sbagliato. Al riposo lungo è 42-50, Belinelli 11 punti e Gentile con 9. Dall'altra parte il duo Bogdanovic e Jokic producono 25 punti (13+12).
La Serbia non ha alcuna voglia di abbassare la sua intensità offensiva. I liberi sbagliati da Bogdanovic e Jokic e due triple di Gallinari riportano l'Italia al meno due, 53-55 al 24esimo. Italia già in bonus grazie a due fischi almeno dubbi. Con fatica, la Serbia torna avanti 54-64 al 28esimo. Il finale del terzo periodo è tutto per i serbi che volano 57-70, tirando ben 12 tiri liberi in dieci minuti. Gli azzurri provano a rientrare, 62-70, ma uno scatenato Bogdanovic da tre punti e i liberi di Raduljca rimettono le cose a posto in un attimo: 62-76. L'Italia perde un pò la testa e anche la convinzione, Micic schiaccia in contropiede il 67-85 al 36esimo. Bogdanovic non si ferma più, la Serbia dilaga nel finale. L'ultimo tabellone dice 77-90, ora ci aspetta la Spagna che vale l'intero mondiale.
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