La risposta sembra già essere convincente: ad oggi sono stati venduti quasi l’80 per cento dei biglietti e si va verso il tutto esaurito per la finale di domenica, in programma alle ore 18 e anticipata dallo spettacolo musicale de “Lo Stato Sociale e “Altre di B”. Gianmarco Tamberi, primatista italiano di salto in alto e grande appassionato di basket, sarà il testimonial. E’ l’edizione numero 24, la squadra che ha vinto più volte è Siena con sei titoli (più uno revocato), Milano ha vinto le ultime due edizioni ed è sempre finalista dal 2014. Si punta al tris, senza affanno pensando ai veri obiettivi, campionato ed Eurolega, ma aprire la stagione con una vittoria sarebbe un ottimo viatico per le scarpette rosse.
ORE 18: Fiat Torino – Dolomiti Energia Trento
La squadra torinese ha vissuto la passata stagione con incredibili alti e bassi. Ha vinto la Coppa Italia con un allenatore, Galbiati, promosso capo tre giorni prima, poi ha fallito l’appuntamento con i play off pur avendo le qualità per disputarli. Ora sulla panchina è arrivato Larry Brown, leggenda del basket statunitense, un titolo Nba con Detroit, e chiamato ad una vera e propria rivoluzione. Si riparte da Carlo Delfino, espertissimo giocatore di livello mondiale, ma che nelle ultime due stagioni ha giocato pochissimo. James McAdoo, ex Warriors e parente di quel Bob visto a Milano negli anni 80, è l’altro nome forte. Poi Poeta e Cusin a dare esperienza. E’ tutto da costruire, una vittoria in Supercoppa potrebbe aprire nuove prospettive. Anche Trento, presente nelle ultime due finali scudetto ma sconfitta entrambe le volte, ha dato vita ad una rivoluzione. Piccola, ma importante. Via Sutton e Shields sono tornati Marble e soprattutto Pascolo. I serbi Radicevic e Jovanovic rappresentano due scommesse su giocatori giovani ma già esperti e quotati in Europa. Capitan Forray, all’ottava stagione in maglia trentina e simbolo della storia dell’Aquila dalla B1 alla finale scudetto, suona la carica: è ora di provare a vincere qualcosa.
Ore 20.45: Armani Exchange Milano – Germani Brescia
L’Olimpia, come detto, sembra essere la favorita d’obbligo, avendo confermato l’ossatura della passata stagione con la quale ha vinto lo scudetto e aggiungendo in squadra giocatori di altissimo livello. Mike James su tutti, uno dei migliori play maker in Europa, poi Nedovic che a Malaga ha dimostrato tutto il suo talento. Jeff Brooks, naturalizzato italiano per matrimonio, e Della Valle sono due innesti che permettono copertura nelle rotazioni in tutti i ruoli. La Leonessa Brescia ha invece cambiato quasi tutto il roster e, dopo la storica passata stagione, semifinale scudetto e finale di Coppa Italia persa contro Torino all’ultimo tiro, è chiamata a confermarsi. Si affaccia in una coppa europea per la prima volta della sua storia e questo è un grande stimolo per tutto l’ambiente. Confermati i soli Moss, Brian Sacchetti e Luca Vitali, i nuovi italiani di qualità scelti da coach Diana sono Zerini, Abass, Laquintana e Ceron. Hamilton, Mika e Byron Allen i nuovi stranieri che devono subito entrare nel meccanismo e garantire qualità. Giocare in casa può essere uno stimolo, ma Milano è forse l’avversario più difficile. La Leonessa, però, è pronta per stupire ancora.
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