Vuelta di Spagna, a Thibaut Pinot la quindicesima tappa, Yates leader in maglia rossa

Vuelta di Spagna, a Thibaut Pinot la quindicesima tappa, Yates leader in maglia rossa
di Francesca Monzone
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Domenica 9 Settembre 2018, 18:15 - Ultimo aggiornamento: 20:15
Festa francese alla Vuelta di Spagna: successo per distacco nella tappa numero 15 di Thibaut Pinot della Groupama FDJ con 28” di vantaggio su Miguel Angel Lopez e 30” sul britannico Simon Yates che conserva la maglia rossa di leader nonostante la rabbia nei confronti di Quintana che nel finale non lo ha aiutato mentre cercava di contrastare proprio Pinot.
Giornata negativa per Fabio Aru che negli ultimi 10 chilometri, quando aveva promesso l’attacco, si è staccato e ha chiuso la corsa con un ritardo importante, 5’19”: le sue ambizioni finiscono oggi, sulla salita. Adesso il sardo è 14esimo nella generale staccato di 8’19” e preceduto da Gianluca Brambilla, primo dei nostri, che è a 7’44” da Yates.
Pinot si è imposto nel tappone di montagna, durissimo, per chiudere la seconda settimana della Vuelta con la quindicesima frazione, 178 chilometri da Ribera de Arriba a Lagos de Covadonga, quattromila i metri di dislivello. Ha vinto in salita, con un arrivo che per la Vuelta è davvero mitico, quello dei Laghi di Covadonga. Il 28enne francese della Groupama FDJ sorride e Simon Yates è sempre più il padrone della corsa: Valverde adesso ha un ritardo di 26”, Quintana di 33” e Lopez di 43”.
Il finale è stato appassionante dopo una corsa che fin lì non aveva offerto molti lampi.
A 32 chilometri dall’epilogo il primo colpo, anzi colpetto: Mollema e Garcia Cortina hanno cercato di andare via e poco dopo si è unito a loro Bennett. Il loro vantaggio, 5”, è durato un attimo, visto che il gruppo li ha subito riassorbiti. C’era attesa e nell’attesa a meno di 30 chilometri dalla fine, con il gruppo tirato dall’Astana, Kwiatowski è finito a terra. La caduta lo ha lasciato giù dolorante.
L’aria era battagliera per prendersi le posizioni e i distacchi giusti in vista della settimana decisiva di questa Vuelta prima della salita finale, a 11,7 chilometri dal traguardo.
Simon Yates è risalito da dietro mentre Herrada si è staccato. Il divario dai fuggitivi è sceso a 2’04” e i tre davanti sono stati agguantati mentre Gallopin è finito indietro come Kelderman. Entrambi erano davanti al nostro Fabio Aru nella classifica generale. Purtroppo, poco dopo, il sardo a 9500 metri dal traguardo si è staccato anche lui, e sempre più, è dietro, nel gruppo dei favoriti, neppure Nibali era tra i presenti.
La scintilla l’ha scoccata Lopez: si è alzato sui pedali, uno scatto secco per andare via, pronto a prendersi la tappa andando al comando. Ma il suo vantaggio è stato esiguo, quattro secondi e c’erano altri otto chilometri di fatica e sudore. Il suo attacco è stato neutralizzato dal lavoro di Carapaz che ha trascinato Quintana e Valverde e ha ripreso Lopez, ma senza dare consistenza, senza insomma il coraggio dell’affondo.
Così, nell’incertezza di chi era davanti, è stato Pinot ad andarsene, indisturbato verso il successo.
Yates compreso il pericolo lo ha attaccato ma è rimasto attardato di 13” mentre il gruppetto trainato da Valverde era poco dietro. Nessun pericolo per Pinot mentre Yates a 2000 metri dalla fine è stato superato da Lopez. In quell’attimo si è infuriato con Quintana che non gli ha dato il cambio mandandolo platealmente a quel paese.
L’inizio della tappa era stato incerto aspettando che arrivasse il primo attacco. In attesa della fuga, il polacco Kwiatkowsi e poi l’austriaco Pöstlberger (Bora-Hansgrohe) e poco dopo anche  Majka hanno cercato di lasciare la compagnia senza però riuscire nel loro intento.
La prima volta che c’è stato uno strappo, è accaduto poco prima del chilometro 40. In dodici hanno creato un piccolo gap: Ivan Garcia Cortina (Bahrain-Merida), Imanol Erviti (Movistar), Ben King (Dimension Data), Pierre Rolland (Education First-Drapac), George Bennett, Danny Van Poppel (LottoNL-Jumbo), Tao Geoghegan Hart (Team Sky), Bauke Mollema, Fabio Felline (Trek-Segafredo), Valerio Conti (UAE Team Emirates) e Nick Schultz (Caja Rural-Seguros RGA) hanno affondato lasciandosi il gruppo a circa 50”.
Il divario è cresciuto, quattro minuti mentre King e Mollema, rispettivamente terzo e quarto in classifica e che avevano quindi anche l’obiettivo della maglia a pois, hanno cercato di prendersi i punti del GPM. Mollema, poco dopo, si è aggiudicato il GPM di Mirador del Fito davanti a King. La salita, oggi, è stata ripetuta due volte, la seconda a 45 chilometri dalla fine, e si tratta di un’ascesa aspra, 6300 metri al 7,7%.
Salite, tante salite, con i fuggitivi avanti di 5’30”, poi di 4’ (a 80 km dal traguardo) con gli uomini della Mitchlton-Scott che erano pronti al controllo per evitare sorprese.
Fabio Felline e Bauke Mollema si sono spinti in testa al drappello dei fuggitivi che si sfilacciava quando mancava poco più di un chilometro alla cima.
La strada saliva, la tappa cercava lo spettacolo, cercava il ciclismo vero, quello della fatica andando sui pedali.
Secondo GPM sulla vetta di Mirador del Fito: ad aggiudicarselo, è stato King che nella prima salita era rimasto al secondo posto.
Tutto questo prima del gran finale aspettando il giorno di riposto, domani, prima della cronometro di martedì quando si correranno, totalmente pianeggianti, 32 chilometri a Santillana del Mar.

Ordine d’arrivo
 1. Thibaut Pinot (Groupama - FDJ)  5:01:49
2. Miguel Ángel López (Astana Pro Team) + 0:28
3. Simon Yates (Michelton Scott) + 0:30
4. Alejandro Valverde (Movistar Team) + 0:32 
5. Steven Kruijswijk (Team Lotto NL - Jumbo) + 0:32
6. Enric Mas (Quick-Step Floors) + 0:34
7. Nairo Quintana (Movistar Team) s.t.
8. Rigoberto Urán (EF Education First-Drapac p/b/ Cannondale) + 1:25
9. Emanuel Buchmann (Bora – Hansgrohe) + 1:33
10. Ion Izagirre (Bahrain - Merida) + 1:49


Classifica generale 
1. Simon Yates (Michelton Scott)  64:13:33
2. Alejandro Valverde (Movistar Team) + 0:26
3. Nairo Quintana (Movistar Team) + 0:33
4. Miguel Ángel López (Astana Pro Team) + 0:43 
5. Steven Kruijswijk (Team Lotto NL - Jumbo) + 1:29
6. Enric Mas (Quick-Step Floors) + 1:55
7. Thibaut Pinot (Groupama - FDJ) + 2:10
8. Rigoberto Urán (EF Education First-Drapac p/b/ Cannondale) + 2:27
9. Ion Izagirre (Bahrain - Merida) +3:03 

10.
Emanuel Buchmann (Bora – Hansgrohe) + 3:15
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