«La paziente non ha peraltro prestato il suo consenso alla esecuzione di alcuni di questi, utili per giungere ad una definizione diagnostica. Non c'è stata alcuna inerzia né alcuna resistenza da parte della equipe curante - aggiunge - ma il rapporto fiduciario con la paziente sembra essersi interrotto. Per i motivi predetti la signora Sicari è stata dichiarata dimissibile, non certamente perché il Sant'Andrea non abbia tutte le competenze necessarie per l'approfondimento diagnostico. Pur non ritenendo che altri ospedali possano fare di più di quanto è stato fatto presso il nostro nosocomio, la Direzione non si è mai opposta ad un trasferimento in altra sede».
La Sicari, attraverso un video e tramite i propri legali, ha chiesto di essere trasferita al Tor Vergata e comunque di arrivare ad una diagnosi - e se esiste ad una cura - rispetto alla malattia che la costringe a letto immobile da tre anni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA