Usain Bolt a Milano: «Ho rivoluzionato l'atletica. Mi manca correre e far divertire la gente​»

Il campione giamaicano parla a Radio Deejay: "Ci sono grandissimi atleti in questo momento ma non vedo nessuno col potenziale per battermi"

Usain Bolt a Milano: «Ho rivoluzionato l'atletica. Mi manca correre e far divertire la gente »
di Sergio Arcobelli
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Giovedì 22 Settembre 2022, 12:44 - Ultimo aggiornamento: 23 Settembre, 09:55

Usain Bolt a tutto volume. Oggi il Fulmine giamaicano è a Milano e questa mattina ha parlato negli studi di Radio Deejay. Il motivo dell’approdo nella città meneghina è un concorso indetto da Allianz Direct, “Cosa ti fa amare la corsa“, che ha permesso a 3 fortunati vincitori di incontrare niente meno che il Re della velocità. Reduce da un tour europeo, che lo ha visto passare dall’Olanda e da Utrecht, il plurivincitore di medaglie olimpiche ha raccontato di “stare bene, di essere contento del lavoro da testimonial e di essere contento di essere qui a Milano”, in quella che è la sua seconda vita dopo il ritiro. Ma certo gli manca il periodo in cui poteva scatenare i suoi cavalli nelle piste di atletica. “L’atletica mi manca, così come gareggiare per il pubblico. Cercavo di godermi il momento. La fatica dell’allenamento veniva compensato dal calore dei fan”. Nessuno ha cambiato l’atletica come ha fatto il caraibico: “Sì – conferma Usain Bolt –. Ho cercato di portare la mia personalità, mi piaceva correre e divertirmi ma soprattutto divertire la gente. La cosa bella era il sorriso nelle loro facce. Mi piace l’idea di aver rivoluzionato questo mondo”.

Nessun erede

E pensare che all’inizio il suo sogno era diventare un giocatore di cricket: poi, per fortuna, ha cambiato idea. A 12 anni ha scoperto la vocazione per la velocità. Conferma Bolt: “Lo sport è sempre stato qualcosa che ho voluto fare e il cricket era la mia ambizione. Quando poi sono entrato nell’atletica, il mio primo obiettivo era guadagnare dei soldi per darli alla mia famiglia”. Di certo, quelli non sono mancati negli anni. Lui che ha avuto modo di vincere ori individuali nei 100 e 200 metri a tre edizioni dei Giochi olimpici (ma non solo): Pechino 2008, Londra 2012 e Rio 2016.

Gli chiedono qual è stata la rassegna a cinque cerchi più emozionante. “Le prime medaglie non si scordano mai, ma a Londra me la sono goduta, per l’atmosfera e il pubblico. C’erano tanti giamaicani”. Ancora nessuno ha saputo battere i suoi record del mondo: 9”58 nei 100 metri, 19”19 nei 200. Ci riuscirà qualcuno? “No – chiosa Bolt –. Devo dire che ci sono grandissimi atleti in questo momento nel panorama dell’atletica, ma non penso che ci sia qualcuno che possa battermi. Non vedo quello con il potenziale per farlo”. Parole di un Re.

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