UCI ferma le gare fino a giugno e stagione prolungata a novebre. Cassa integrazione per i corridori italiani

UCI ferma le gare fino a giugno e stagione prolungata a novebre. Cassa integrazione per i corridori italiani
di Francesca Monzone
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Mercoledì 1 Aprile 2020, 22:35
I presidenti delle federazioni nazionali e il consiglio della Federazione Cicilistica Internazionale, si sono riuniti oggi in video conferenza, per fare il punto sulle sorti del ciclismo mondiale.  Considerando la crisi ancora in atto per il coronavirus, si è stabilito si sospendere tutte le corse fino al 1 giugno, con un monitoraggio ogni 15 giorni. Le corse sono sospese ma da parte della Federazione Internazionale c’è l’impegno di organizzare un nuovo calendario, prolungando l’attività agonistica fino al mese di novembre. Non si potranno recuperare tutte le gare cancellate, per tanto si darà la priorità ai grandi giri e le classiche Monumento. Così Giro d’Italia, con Tour de France e Vuelta di Francia dovrebbero essere garantiti. Insieme alle grandi corse a tappe dovrebbero esserci anche: Milano-Sanremo, Giro delle Fiandre, Parigi-Roubaix, Liegi-Bastogne-Liegi e Giro di Lombardia. Mentre le altre corse nostrane, come Tirreno-Adriatico e Strade Bianche non verrebbero recuperate. Per le qualificazioni olimpiche rimangono confermate le qualificazioni strada e pista, mentre sono ancora aperte quelle per Bmx Race e BMX freestyle. 
Intanto si iniziano a contabilizzare i danni per le corse annullate. Per quanto riguarda l’Italia si stima un blocco di circa 1600 gare con introiti ridotti del 50%.  In sofferenza tutto il movimento ciclistico, dalle società ai corridori professionisti ai quali sono stati sospesi gli stipendi. Per tanto la FCI vuole consentire l’accesso alla cassa integrazione da parte degli atleti professionisti, con contratti di importo lordo inferiore a 50 mila euro e la creazione  di un fondo “Salva ciclismo”. In questo fondo verrebbero destinati  1% delle scommesse sportive o almeno dell’ammontare delle giocate dirette sul ciclismo.
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