Trionfo Nibali: vince per distacco il Giro di Lombardia

Trionfo Nibali: vince per distacco il Giro di Lombardia
di Francesca Monzone
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Sabato 7 Ottobre 2017, 16:47 - Ultimo aggiornamento: 19:08

Brinda l’Italia del ciclismo al Giro di Lombardia con la meravigliosa vittoria in solitaria di Vincenzo Nibali (Bahrein Merida) e il terzo posto di Gianni Moscon (Sky) alle spalle del francese Julian Alaphilippe (Quick Step Floors).
Lo squalo dello Stretto dopo i due podi al Giro e alla Vuelta, ha centrato il successo più importante dell’ultima parte della stagione: la classica delle foglie secche. Per il siciliano quella dioggi è la seconda vittoria in questa corsa dopo quella del 2015 ed il cinquantesimo successo in carriera, che ha festeggiato con la figlia Emma sul podio, che proprio questa mattina alla partenza aveva chiesto al papà di regalarle una coppa.

Una vittoria cercata e studiata quella di Nibali dove ancora una volta la strategia ha giocato un ruolo fondamentale, con la salita di Civiglio che come nel 2015, è stata lo scenario per l’attacco micidiale dello squalo. Ha studiato bene il percorso il campione messinesse che spesso si allena sulle strade del Giro di Lombardia e ha voluto che il Civiglio fosse il suo terreno di battaglia. Questa volta però ha scelto la seconda parte dell’ascesa, quella più tecnica e insidiosa, per consolidare il suo vantaggio poi nella discesa, dove è sempre protagonista. Il francese Thibaut Pinot (FDJ) aveva provato ad anticipare il siciliano a 18 chilometri dal finale proprio quando il Civiglio stava iniziando. Il campione del Bahrein Merida ha aspettato e attaccato e Thibaut si è dovuto arrendere venendo inesorabilmente riassorbito dal gruppo dietro che avanzava.

Per l’Italia c’erano anche Moscon e Aru, il campione italiano alla sua ultima corsa con la formazione kazaka, l’Astana e che dal prossimo anno correrà con la UAE Emirates di Saronni. Il cavaliere dei quattro Mori a 6 chilometri dal finale ha attaccato e insieme a lui c’era il giovane trentino della Sky, che oggi ha conquistato il suo primo podio in una grande classica. Con i due italiani anche Pinot e Alaphilippe, che insieme cercano di guadagnare terreno e avvicinarsi al siciliano che però è sempre più vicino al traguardo. Alaphilippe nell’ultima discesa rompe gli indugi e si lancia all'inseguimento di Nibali che è sempre più vicino al traguardo. Il giovane transalpino riuscirà però solo a chiudere in seconda posizione a 28" dal vincitore, con Moscon a 38". 

Nel gruppo intanto Uran trionfatore della Milano-Torino partito da super favorito, si è dovuto arrendere a sei chilometri dal finale alzando bandiera bianca. La corsa è stata caratterizzata anche da una terribile caduta dove a terra sono finiti 4 corridori, tra questi il belga della Quick step Floors  Laurens De Plus, che mentre era in seconda posizione a 40 chilometri dal finale, sbagliando traiettoria di una curva, è finito oltre il guardrail della strada, finendo in una scarpata. Il corridore belga per il quale si temeva il peggio, è stato immediatamente raggiunto da due ambulanze e portato prontamente in ospedale. Notizie confortanti sono arrivate subito dalla squadra che ha fatto sapere che il corridore non aveva mai perso conoscenza e che aveva riportato solo contusioni ed escoriazioni.
Intanto continuano le polemiche tra la Francia della AG2R la Mondiale e la Gran Bretagna della Sky dove Vuillermoz giunto quarto, ha accusato Moscon di averlo stretto impedendogli di disputare lo sprint per il terzo posto.
 Moscon si è subito difeso dalla accuse del team francese sostenendo di aver disputato una volata regolare così come confermato dalla giuria e che la formazione transalpina già altre volte aveva rivolto accuse nei confronti del team britannico.

«Questa vittoria è la ciliegina sulla torta per chiudere la stagione. È una vittoria bellissima e ci speravo, perché dopo tanti piazzamenti la volevo davvero.

Queste strade le conosco, mi alleno spesso qui. Sapevo che era dura ma oggi la squadra è stata perfetta». Vincenzo Nibali è al settimo cielo dopo il trionfo al Lombardia, il secondo in carriera dopo quello del 2015. «Tanti aspettavano me, ma stavo veramente bene e ho giocato le mie carte nel migliore dei modi», dice ai microfoni della Rai il siciliano. «Oggi fra il pubblico in tanti urlavano il mio nome, è stata veramente una bellissima emozione».

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