Coppa Cev, doppia delusione: Trento beffata al golden set, Busto dura due set

Giampaolo Medei
di ​Vanni Zagnoli
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Domenica 16 Aprile 2017, 00:20
Non è stato un sabato santo per il volley italiano. Nessuna Cev, seconda per importanza, nè maschi nè femmine, mentre alla Challenge rinuncia a partecipare. Trento non alza il 17° trofeo della storia, per colpa del golden set. Niente gioia per il presidente Diego Mosna, eccentrico per i baffi e già accentratore. Angelo Lorenzetti meritava la nazionale, nel millennio è il tecnico italiano più continuo, ai massimi livelli, campione in carica con Modena e probabile finalista scudetto eppure non riesce a controbattere un regolamento assurdo.

Perchè, in qualsiasi competizione escluso nel volley, funzionerebbe così, ovvero sarebbe bastato un set, per aggiudicarsi la coppa, dopo il 3-0 subito dal Tours nella trasferta dolomotica. I bianchi accarezzano il traguardo, sul 31-29, lo centrano al secondo tentativo, per 22-25, ma il resto purtroppo non è pleonastico. I francesi erano in superserie, a parte la scoppola di mercoledì, ma il regolamento appunto permette loro di vincere per 3-1, 25-22 e 25-23 il terzo e quarto parziale, e poi di giocarsi tutto nel goldenset. Sul quale incide tanto il fattore campo: 15-13 e la Cev va oltr’Alpe, ingiusto così. Primattore è l’opposto ceco Konecky, con 25 punti, festeggia l’allenatore Giampaolo Medei, 44enne marchigiano, di Treia. Trento per il terzo anno di fila perde la finale: due stagioni fa, la Dinamo Mosca si dimostrò più forte vincendo al PalaTrento, a Cracovia lo Zenit Kazan era pure superiore, ma stavolta Van de Voorde, Stokr e compagni sono migliori dei vari Cabral e Barnes.  Urnaut e Solè, anche Giannelli patiscono un po’ il pubblico, al pari dell’ex Antonov. Per tace di Lanza, che pure era in bel momento. Nelli e Daniele Mazzone non possono sovvertire l’inerzia. Nel set di spareggio, Konecny pilota il 7-4 e il Tours andrà in tour per la città a mostrare la coppa.

DELUSIONE YAMAMAY
Peccato anche che a Busto Arsizio non sia arrivata la terza Cev della storia, Le varesotte avevano perso in Russia 3-1, ripassa di nuovo il Kazan per 2–3: 25-23, 25-16, 12-25, 21-25, 12-15. Le farfalle trionfarono nel 2010 e nel 2012, sfuma il primo successo ai massimi livelli per Mencarelli, ex ct azzurro, bravissimo con le giovani. Con 22 punti, Diouf incendia i quasi 4mila del PalaYamama. La coreografia è da brividi: “Una maglia per la gloria, una squadra per la vittoria”, con tante bandiere tricolori. Witkowska libero è in serata, la palleggiatrice Noemi Signorile incisiva anche a muro. Bene anche Fiorin, Martinez e Stufi.
Nel prossimo weekend la Champions femminile si giocherà a Treviso, con l’Imoco Conegliano possibile finalista, mentre a fine mese a Roma una finalista uscirà da Civitanova, favorita, su Perugia, organizzatrice. Intanto mercoledì si giochernano le gare4 dei playoff, a Modena e a Perugia, con Civitanova e Trento vogliose di evitare i rischi della bella casalinga.

 
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