Tour, Thomas vince anche sull'Alpe d'Huez: la polizia fa cadere Nibali

Tour, Thomas vince anche sull'Alpe d'Huez: la polizia fa cadere Nibali
di Francesca Monzone
4 Minuti di Lettura
Giovedì 19 Luglio 2018, 17:54 - Ultimo aggiornamento: 20:21
Il bis al Tour de France di Thomas e lo spettacolo con tanta fatica. E anche un Nibali che va nonostante la caduta. Nella tappa che doveva essere la festa del Tour, quella regina da Bourg-Saint Maurice Les Arcs con l’arrivo sull’Alpe Huez, Geraint Thomas della Sky ha vinto la sua seconda tappa. Una moto, invece, ha causato la caduta di Vincenzo Nibali della Bahrein Merida a 4 chilometri dal traguardo, cambiando così il finale.
Una tappa combattuta, una caduta  che ha visto finire a terra lo squalo e il gesto di fayr play lanciato da Froome. Una delle immagini più belle sarà quella dei quattro attaccanti, con Froome, la maglia gialla Thomas, Dumoulin della Sunweb e Bardet della AG2R la Mondiale che rallentano e procedono sulla stessa linea per aspettare il siciliano che nel frattempo s’era rialzato. Il disordine del pubblico, che sulle strade di questa tappa iconica ha accolto quasi un milione di persone, le tante macchine e un numero spropositato di moto tra staffette, stampa e gendarmeria, hanno rovinato quella che doveva essere la tappa più bella. La battaglia, quella vera, comunque c’è stata. Froome che rincorreva Bardet, scattato mentre Nibali ancora non era rientrato, è stato ancora una volta fischiato pesantemente dal pubblico che non sapeva quanto era accaduto dietro e del suo gesto di altruismo perché Froome poteva attaccare, forse doveva essere lui a tagliare il traguardo al posto del compagno gallese, ma alla fine così non è stato. Il keniano  bianco ha deciso di aspettare l’avversario e ha tagliato il traguardo al quarto posto, rimanendo sempre secondo nella generale. Thomas con classe ha vinto lo sprint in cima alla salita dell’Alpe d’Huez e alle sue spalle sono arrivati Dumoulin e Bardet. 
Nibali grazie al gesto degli avversari e la sua determinazione ha tagliato il traguardo in settima posizione con solo 13” di ritardo. La Bahrein Merida intanto ha sporto reclamo ufficiale nei confronti dell’organizzazione chiedendo, così come era successo a Froome due anni fa, che rimase a piedi senza la bici, di azzerare i distacchi in questa frazione. 
Si sapeva che oggi la corsa sarebbe stata dura e così è stato. Tanti corridori sono usciti di scena, ritirandosi o uscendo fuori classifica. Stamane non ha preso il via Uran della EF Educational Drapac, secondo a Parigi lo scorso anno. Il colombiano caduto sul pavé domenica scorsa non è riuscito a recuperare e ogni giorno di corsa per lui era un incubo. Sono spariti poi tutti i velocisti con Kittel della Katusha e Cavendish della Dimension Data, usciti fuori tempo ieri e oggi in corsa sono saliti in ammiraglia Gaviria, Groenewegen e Greipel. A questo punto Sagan non farà di certo fatica a vincere le prossime tappe per velocisti e a portare a Parigi la maglia verde. Fuori classifica sono finiti anche Valverde della Movistar e Zakarin della Katusha-Alpecin. 
Dopo il trittico alpino che ha delineato il gruppo dei migliori con lo squadrone Sky in testa, domani gli uomini di classifica riposeranno. Ci sarà la tappa numero 13 con169 chilometri da Bourg d’Oisans a Valence. Partenza in picchiata con una lunga discesa. 

Hanno detto
Thomas: “Non avevo possibilità di vincere oggi, è stato veramente incredibile il finale. È stata una giornata non bella con la caduta nel finale di Froome e Nibali e vorrei arrivare già  a Parigi. Sono contento per questa mia vittoria e voglio tenere la maglia per qualche altro giorno. Io sono qui per Froome, il capitano è lui. Il Tour è una corsa lunga e difficile e non sai mai quello che potrebbe succedere, non puoi sapere neanche come il tuo corpo potrebbe reagire in tre settimane di corsa”. 

Nibali: “Bardet era in vantaggio a 10” da noi e in quel punto c’erano due moto della polizia vicine e non c’erano le transenne. Mi sentivo veramente bene la gamba era buona e poi c’è stato il rallentamento e io sono finito giù a terra. Sono riuscito a recuperare nel finale perché comunque stavo bene. A 10 chilometri dal finale avevo attaccato proprio perché stavo bene e volevo vedere cosa volevano fare gli altri, perché l’idea era quella di attaccare nel finale. Sono cose che possono accadere perché c’è tanto pubblico anche se non dovrebbe succedere”. 
Ordine d’arrivo 
1. Geraint Thomas  5: 18: 37
2. Tom Dumoulin + 0: 02
3. Romain Bardet + 0: 03
4. Chris Froome st
5. Mikel Landa + 0: 07
6. Primož Roglic + 0: 13
7. Vincenzo Nibali st
8. Jakob Fuglsang + 0: 42
9. Nairo Quintana + 0: 47
10. Steven Kruijswijk + 0:53

Classifica generale 
1. Geraint Thomas (SKY) 49: 24: 43
2. Chris Froome (SKY) + 1: 39
3. Tom Dumoulin (Sunweb) +1: 50
4. Vincenzo Nibali (Bahrain Merida) + 2: 37
5. Primož Roglic (Lotto NL Jumbo) + 2: 4
66. Romain Bardet (AG2R) + 3: 07
7. Mikel Landa (Movistar) + 3: 13
8. Steven Kruijswijk (Lotto NL Jumbo) + 3: 43
9. Nairo Quintana (Movistar) + 4: 13
10. Daniel Martin (UAE Team Emirates) + 5:11
© RIPRODUZIONE RISERVATA