Tour de France, Nibali quarto nella crono
Oggi l'arrivo da trionfatore a Parigi

Tour de France, Nibali quarto nella crono Oggi l'arrivo da trionfatore a Parigi
di Francesca Monzone
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Sabato 26 Luglio 2014, 17:44 - Ultimo aggiornamento: 28 Luglio, 11:28
Non un sogno, ho vinto

davvero. Vincenzo Nibali finalmente scioglie la tensione accumulata sui pedali e si lascia andare alla gioia per la conquista del Tour de France. tutto irreale, il mio pensiero per domani (ogg, ndr), sar da pelle d'oca - spiega il messinese pensando alla passerella di Parigi -. Voglio gustarmi questa bellissima vittoria. Scavalcato anche l'ultimo ostacolo con la cronometro individuale, vinta dallo specialista Tony Martin, con i suoi 54 chilometri da Bergerac a Perigueux, Vincenzo Nibali può finalmente godersi la sua maglia gialla, perché quel sogno di vincere il Tour è diventato una realtà.



«Sono felicissimo, oggi ho avvertito un po' di tensione ma penso sia normale. Volevo far bene in

questa cronometro, anche se il percorso non era semplice. Era una frazione perfetta per gli specialisti come Tony Martin, non vedevo l'ora di arrivare al traguardo. C 'è voluto un grande sforzo e

sono contento di aver chiuso con il quarto tempo», aggiunge Nibali.



«Ancora non ho realizzato quanto sia grande una vittoria al Tour de France - spiega ancora il messinese - Questa corsa è durissima, ma la bellezza sta nell'arrivare fino ai Campi Elisi. Cercherò di godermi la vittoria il più possibile, ogni secondo sarà importante».



Se ieri è stata la tappa del campione del mondo a cronometro Tony Martin, oggi sarà il giorno della festa dove Vincenzo, che ha regalato tante emozioni all'Italia, riportandola ai bei tempi in cui l'intero paese si fermava per seguire le gesta di Marco Pantani, potrà godersi la meritata vittoria.



«È stata una cronometro difficile da affrontare, ora quest'ultima tappa - ha detto ancora il ciclista - sarà il momento più bello di tutto il Tour de France, con l'Arco di Trionfo e poi la premiazione».



Lui che fin da piccolo, come raccontano i familiari, aveva il destino segnato, perché rubava la bicicletta alla sorella per correre con gli amici e un giorno che si correva una gara per amatori, il piccolo Vincenzo prese una bici per andare dietro al gruppo di ciclisti ed un signore scherzando gli disse: «Piccoletto ma dove vai? Vuoi forse vincere la corsa francese?»

Quasi come un segno premonitore Nibali la corsa francese l'ha vinta sul serio e oggi può dire di essere entrato nella storia.



Lo aveva detto all'inizio in Inghilterra che era venuto per vincere e, così è stato. Poi dopo il ritiro di Froome prima e Contador poi, gli unici con i quali avrebbe potuto sfidarsi ad armi pari, ha dimostrato che voleva vincere sulla strada facendo vedere di essere il più forte, correndo sempre in attacco e mai in difesa.



Finalmente poi anche la famiglia di Nibali è partita per accoglierlo a Parigi da grande dominatore.



Oggi mancherà solo nonno Vincenzo che resterà a casa perché il viaggio è troppo lontano per lui. Ma nonno Vincenzo non sarà da solo a Messina, aspettando che il suo nipote preferito tagli il traguardo di Parigi, perché tutto è pronto per una festa cittadina con tanto di maxi schermo per seguire la corsa.



Lo squalo dello Stretto, che ha vinto con gambe e testa, ma che allo stesso tempo ha dato il cuore, ha fatto vedere al mondo intero quanto sia cresciuto atleticamente, migliorando anche in salita scattando nel momento giusto e difendendosi nelle tappe a cronometro. Ma Vincenzo che ora si può definire un corridore completo, che vince sul pavè e infiamma in discesa, è il signore indiscusso delle corse a tappe, vincendo tutti e tre i grandi giri, ora dovrà concentrarsi sulle corse di un giorno, in cui sicuramente saprà regalarci ancora grandi soddisfazioni.



Oggi quindi si corre la ventunesima e ultima frazione di questo Tour 2014, una tappa dedicata ai velocisti in cui forse Sagan finalmente potrebbe dedicarci una vittoria. Da Évry si percorreranno 137,5 chilometri fino all'ultimo traguardo posto a Parigi, sugli Champs Elysees.



Per quanto riguarda il futuro, niente Vuelta per lui: «Non credo che correrò la Vuelta quest'anno, potrei pensare ai Mondiali ma non sono sicuro che il circuito di Ponferrada si adatti alle mie caratteristiche. Ho già provato con tutte le mie forze lo scorso anno a Firenze...», spiega. «Dopo aver vinto Vuelta, Giro e Tour -conclude- continuerò a concentrarmi sulle grandi corse a tappe. Ma un giorno mi pacerebbe coronare la carriera con la maglia iridata».



Intanto, piovono congratulazioni. «Un campione

straordinario che fa onore a tutto lo sport italiano - si complimenta il presidente del Coni Giovanni Malagò - Vincenzo Nibali ci sta regalando con un favoloso Tour de France gioie immense di cui tutti noi dobbiamo essere orgogliosi».



E' felice per Nibali anche Tonina Pantani, mamma di Marco, a cui il ciclista siciliano aveva annunciato che avrebbe regalato la maglia gialla in caso di vittoria.

«Sono felice per Nibali, è stato bravo. Ora lo aspetto a braccia aperte - commenta la signora - Sono stata io a farlo vincere? No, no, è stato bravo lui». Proprio Tonina, in occasione del decennale della morte di Marco, aveva donato la maglia gialla a Nibali.
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