Lo ha fatto anche alle ultime Olimpiadi, ma quando gli viene ricordato il bronzo di Rio fa una smorfia: «Lo sapevo che me lo avreste domandato. È stata un'esperienza in cui ho imparato tantissime cose dopo una sconfitta drammatica, nonostante il bronzo. È comunque un risultato enorme e ci sono persone che fanno sacrifici per tutta la vita per arrivarci, ma se lavoro per una cosa deve essere quella». A Tarragona, alla vigilia dell'esordio, non si fa sconti. Anche perché deve fare i conti con la bilancia: «La dieta? È un disastro, è dura. Domani ho il peso, oggi non si mangia. Ho cambiato categoria ma continuo a ingrassare», spiega in un giorno di completo digiuno. Dopo i Giochi del Mediterraneo il suo mirino sarà già puntato sui Mondiali e sulla possibile rivincita con l'americano Jordan Burroughs, campione in carica della sua categoria, con il quale ha perso in un'esibizione a New York: «L'ho sfidato un mese fa tra i grattacieli, quell'incontro ha avuto venti milioni di visualizzazioni. Il video è diventato virale. Ma chi ha visto l'incontro sa che non ho perso. E a Budapest non ci saranno quei giudici...».
Proprio nella 'Grande Melà Chamizo ha trovato la sua nuova casa: «Mi sono trasferito da circa tre mesi e sto lì la maggior parte del tempo. Mi alleno bene e mi rilasso, sono più tranquillo. C'è anche una donna nella mia vita». Dopo la trasferta di Tarragona tornerà in Usa, poi prima dei Mondiali volerà in Daghestan dove vive il suo tecnico, il russo Gaydar Gaydarov: «Lì non si beve, non si fa nulla, non si guardano nemmeno le donne. Il Mondiale lo preparo lì». Nei suoi piani non c'è solo lo sport: «Ho conosciuto un produttore di Hollywood che vuole raccontare la mia storia, dopo le Olimpiadi di Tokyo faremo un film, ma ora non posso permettermi altre distrazioni».
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