Superlega: colpo Lube a Modena, a Civitanova lo scontro fra seconde

Foto FABRIZI
di Vanni Zagnoli
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Domenica 18 Novembre 2018, 22:26 - Ultimo aggiornamento: 23:29
A Modena c’era Zaytsev contro Juantorena, ha vinto Osmany, al tiebreak. Restano i simboli del volley italiano, dell’argento olimpico e dei mancati podi successivi, il movimento vive il campionato postmondiale con pienezza, ovvero palazzetti gremiti e spettacolo, con i migliori al mondo. «Manca giusto Ngapeth - sorride Brunihno, passato dalla città della Ghirlandina alle Marche -. Gli altri ci sono tutti, in serie A». E’ tornato Simon, cubano, che ha chiuso con la nazionale del suo paese e racconta di un volley in ascesa. «Rispetto a 4 anni fa - spiega il centrale -, al mio biennio a Piacenza, il livello è salito. Il movimento si avvicina agli sport più seguiti, al basket». «La speranza - dice Sokolov, oppostone bulgaro di Civitanova - è che il volley italiano rivinca la Champions, sarebbe il salto di qualità ulteriore».

Modena-Civitanova finì 1-3, nei playoff scorsi, e rappresentò il diapason emotivo della superlega, per la rivoluzione successiva. I giocatori canarini accusarono in tv il vittoriosissimo Stoitchev di avere rovinato la squadra, fu l’allenatore bulgaro a ottenere lo scambio fra palleggiatori, portando a Modena Christenson, mvp della supercoppa, portata a casa dai gialli. Adesso in Emilia è tornato Julio Velasco, per cogliere il secondo scudetto dei gialli dal 2003 a oggi. «Dominano le solite 4 - conferma Leal, altro cubano, di Civitanova -, per le inseguitrici è impossibile frapporsi in ogni manifestazione, raggiungere le semifinali scudetto o di coppa Italia».

In effetti, Perugia è a punteggio pieno, con Wilfredo Leon e Atanasjievic. «Wilfredo - riprende la parola Simon - va a giocare nella Polonia e così i campioni del mondo diventeranno ancora più forti». E per l’Italia sarà ancora più difficile sperare in una finale internazionale, con il Brasile comunque a ruota e gli Usa e la Serbia fuori portata, dalle sensazioni delle final six di Torino. Civitanova è seconda, poi Modena e Trento, Milano è già a -6 e ieri ha concesso a Siena il primo successo in serie A. Nikola Grbic è super con la Serbia, non a Verona, in coda Castellana Grotte è la più seria candidata all’A2, mentre Sora è persino capace di vincere fuori casa. 

Juantorena zoppica vicino al pullman, ha messo 18 punti, contro i 28 di Zaytsev e i 22 di Sokolov. Modena è talmente forte da alternare un centrale azzurro, Anzani e Daniele Mazzone, il migliore al mondiale, insieme a Giannelli, e ora riserva dell'americano Holt. Anche Civitanova ha una super panchina, sarà utile a dicembre, al mondiale per club in Polonia, con anche Trento. I 5mila del Panini sperano che Juantorena cambi idea, che resista in nazionale sino a Tokyo, avrà 35 anni, magari potrebbe restare come riserva, per la ricezione. Del resto non esistono martelli più forti di lui, neanche Lanza. E comunque servirebbe un altro grande.

I risultati dell'8/a giornata della Superlega:
Azimut Modena - Lube Civitanova 2-3
Itas Trentino - Calzedonia Verona 3-0
Consar Ravenna - Top Volley Latina 3-0
Vero Monza - Banca Popolare Sora 1-3
Callipo Vibo Valentia - Kioene Padova 3-1
BCC Castellana - Sir Safety Perugia 0-3
Emma Villas Siena - Revivre Milano 3-2

Classifica: Sir Safety Perugia 24; Lube Civitanova 21; Azimut Modena e Itas Trentino 18; Consar Ravenna, Vero Monza e Revivre Milano 12; Calzedonia Verona 11; Callipo Vibo Valentia e Kioene Padova 9; Banca Popolare Sora 8; Top Volley Latina 7; Emma Villas Siena 5; BCC Castellana Grotte 2.
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