Goggia, cronaca di un miracolo: le Olimpiadi di Sofia cominciano oggi

Goggia, cronaca di un miracolo: le Olimpiadi di Sofia cominciano oggi
di Gianluca Cordella
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Lunedì 7 Febbraio 2022, 00:37

Due video per sognare. Nel primo, tra le valigie, con la cagnolina Belle. «Dove andiamo? Andiamo in Cina? Andiamo in Cina a fare le Olimpiadi?» ripete la fuoriclasse azzurra mentre la accarezza. La bandiera cinese sovrimpressa al video fuga ogni dubbio di comprensione. Nel secondo Sofia è davanti all’aereo dell’Air China che oggi le farà toccare il suolo di Pechino. Occhiali da sole, mascherina, carta d’imbarco in mano e segno di vittoria con le dita. Perché, al di là di tutto, la prima vittoria di queste Olimpiadi la Goggia l’ha raggiunta proprio riuscendo a mettere piede su quell’aereo. Incredibile pensare che il 23 gennaio sia lontano appena due settimane. La caduta nel Supergigante di Cortina, Sofia che si rialza e arriva al traguardo sciando, le immagini televisive che, più tardi, la mostrano invece zoppicante, lasciare l’impianto portata a spalla da due membri dello staff azzurro. Poi il volo a Milano, le analisi, il responso: trauma distorsivo al ginocchio sinistro, con lesione parziale del legamento crociato già operato nel 2013, piccola frattura del perone e sofferenza muscolo tendinea. La sua presenza ai Giochi sembra compromessa. Ma due settimane dopo Sofia è lì, davanti all’aereo, è sotto quella mascherina Ffp2 nera c’è con certezza assoluta un sorriso di soddisfazione.

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VOLONTÀ DI FERRO
Sofia parte e la buona notizia è sicuramente questa. A ben guardare però il dato incoraggiante è come lo fa. Con il sorriso. Goggia ha recuperato, lo dicono i medici della Fisi e, per i profani, i frequenti video social in cui solleva pesi, fa allunghi e lavora per recuperare il tono muscolare. Ma la sua partenza non è nel segno del: «intanto partiamo, poi speriamo di essere pronti». È un viaggio della speranza che è diventata certezza. La campionessa in carica della discesa libera sa di stare bene. Il tono abbattuto che l’aveva accompagnata nelle 24 ore successive all’ennesimo infortunio prima di un evento top - e, per la verità solo in quelle - ha lasciato il posto ai messaggi motivazionali e ai sorrisi. Il miracolo è riuscito: il 15 febbraio Sofia sarà al cancelletto di partenza della sua gara preferita, pronta a difendere l’oro conquistato quattro anni fa a Pyeongchang.
Ultimo ostacolo: il tampone all’aeroporto di Pechino, poi via verso il sogno.

Che, miracolo per miracolo, potrebbe anche raddoppiare. Calendario alla mano la discesa è in programma alle 11 cinesi (le 4 di notte italiane) del 15 febbraio, con le prove in calendario nei tre giorni precedenti. Inizialmente sembrava che Sofia potesse fare solo una prova, tanto per testare il ginocchio, per poi provare l’impossibile in gara. Adesso l’ipotesi di sostenere tutte e tre le prove per arrivare più rodata alla gara non è così campata per aria. Ci sarebbe anche chi vorrebbe azzardare una sua presenza nel SuperG di venerdì 11 ma, francamente, l’ipotesi sembra molto oltre i limiti della razionalità già abbattuti da un recupero record di questo tipo. Sofia si concentrerà sulla libera ma non è che forse a questo punto bisognerebbe reinserirla tra le pretendenti d’obbligo al podio? 

Un frame della story su Instagram di Sofia Goggia: il volo della Air China la porterà a Pechino

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