Alex Schwazer, squalifica allungata di altri tre mesi: starà fermo fino al 29 aprile 2015
«Voglio diventare testimonial antidoping»

Alex Schwazer, squalifica allungata di altri tre mesi: starà fermo fino al 29 aprile 2015 «Voglio diventare testimonial antidoping»
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Giovedì 12 Febbraio 2015, 14:01 - Ultimo aggiornamento: 13 Febbraio, 08:11
Il marciatore, Alex Schwazer, trovato positivo all'eritropoietina prima di Londra 2012, è stato nuovamente deferito dalla Procura di Bolzano per aver eluso il prelievo dei campioni biologici. Prolungata l’inibizione delle gare fino al 29 aprile 2016 invece che al 29 gennaio 2015. Questo il responso del secondo processo sportivo ad Alex Schwazer presso la seconda sezione del Tribunale Nazionale Antidoping del Coni.



La mattinata per il marciatore è cominciata alle 10: ha dovuto rispondere alla procura antidoping sul caso delle mancate reperibilità scoperte dalle carte di Bolzano. Il suo avvocato, Gherard Brandstaetter, non è riuscito ad evitare la nuova condanna per Schwazer, che si è visto allungare di tre mesi la squalifica oltre ai 3 anni e 6 mesi già inflitti precedentemente. Il marciatore non potrà gareggiare fino al 29 aprile del 2016.



«Poteva andare meglio e peggio. Sulla mia squalifica precedente c'è una clausola di riduzione confidiamo ci possa essere uno sconto. Mi piacerebbe fare un percorso ben chiaro e progettato per le Olimpiadi. Rientrando solo a marzo sarà abbastanza difficile. Voglio diventare testimonial antidoping». Così Alex Schwazer dopo l'ulteriore squalifica di tre mesi disposta dal Tna. Il Tribunale ha lasciato alla Procura Antidoping la possibilità di valutare se ci sono i presupposti per una riduzione dello stop.



«Non è vero che ho messo nei guai Carolina Kostner e che questo sconto è per averla messa nei guai. Ho detto le cose come sono accadute». Così Alex Schwazer dopo l'ulteriore squalifica di tre mesi disposta nei suoi confronti dal Tribunale Nazionale Antidoping del Coni in merito allo stop inflitto per complicità all'ex fidanzata e pattinatrice Carolina Kostner. Schwazer ha aggiunto: «è stata una questione di pochi attimi. Non ci siamo messi a tavolino a pensare. Il pasticcio era fatto, ma dovevamo superarlo. Certo mi dispiace. Carolina con il doping non c'entra niente e se ha sbagliato è anche colpa mia».



«Ancora innamorato di lei? Quando hai vissuto una esperienza come la nostra - ha concluso il marciatore - continui a rispettarti ma è successo talmente tanto, è difficile per il momento vederci insieme. Le zuppe riscaldate non vengono bene».
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