E ora?
«Non ci si può fermare. Non c'è possibilità di riposarsi. Prima di tutto dobbiamo creare un settore giovanile. Poi stiamo organizzando partite, vogliamo riempire la stagione estiva con eventi e manifestazioni per farci conoscere da tutti».
E' stata una stagione difficilissima
«Sì, da questa estate ad oggi se torno indietro quasi non ci credo a quello che abbiamo fatto. Arrivare quinti dopo aver ricostruito da zero, dopo aver chiesto sacrifici a tutti. Siamo un grandissimo gruppo».
Tu sei uno dei più esperti. Uno che ha vinto tantissimo. Qual è la vittoria più bella?
«Tra club e Nazionale ho ricordi di tante gare stupende. Se dovessi dirne proprio...il primo scudetto».
E la Nazionale?
«Un tasto che brucia un po'. Ho appreso dai sociale che non ero più in nazionale. Non è facile devo ancora metabolizzare ma si va avanti».
Chiuda gli occhi, un sogno che vorrebbe si realizzasse a breve?
«Tornare a vincere con il Santa Lucia».
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