Finito il sogno, adesso bisogna tornare alla realtà. E la realtà dice primo posto in classifica, con cinque punti di vantaggio sulla Juventus, e con una partita in meno. Ed è comunque bella. La Roma di Spugna dopo il Barcellona torna in campo domani, al Tre Fontane, contro il Milan, buttato fuori qualche settimana fa dalla Coppa Italia. E non sarà di certo facile resettare subito e non sarà sicuramente facile passare da 53mila spettatori - e prima i 40mila all'Olimpico - ai poco più di mille che, comunque, riempiranno le tribune dell'impianto dell'Eur. Forse è questa l'incognita maggiore, anche se il tecnico, che ha parlato ai canali ufficiali del club, non vuole sentire scuse. «Dobbiamo assolutamente concentrarci solo sul campionato, non abbiamo avuto tanto tempo per riposare, ma credo che le motivazioni debbano essere fortissime. Saremo pronte».
«Le conosciamo bene e loro conoscono noi. Deve essere un vantaggio» ha ribadito il tecnico in fase di presentazione. Ed ha cercato la spinta, ancora, del pubbico. Il Tre Fontane sarà tutto esaurito. «La gente ci ha sempre seguito, ultimamente sta crescendo, il sold-out fa enormemente piacere. Ci sarà stanchezza dopo la Champions e il pubblico ci spingerà sicuramente oltre, è un uomo in più» ha confermato Spugna.
POCO TURNOVER
Il turnover sarà pochissimo, al massimo i cambi dovrebbero essere tre. Uno potrebbe essere quello di Di Gugliemo al posto di Bartoli, anche perché il capitano non ha affrontato nelle migliori condizioni fisiche il doppio impegno europeo visto che veniva da una distorsione alla caviglia. Greggi, di sicuro, tornerà in mezzo al campo al posto di Losada uscita per un problema al quadricipite in Spagna. Mentre potrebbe anche toccare a Glionna, lì davanti, al posto di una tra Serturini e Haavi con la seconda che forse avrebbe bisogno di un poco di riposo. Per il resto non dovrebbero esserci altre variazioni. La Roma sa benissimo quant'è importante questa partita e sa quanto è fondamentale fare tre punti per andare alla sosta tranquille. Prima del rush finale. Con l'obiettivo chiaro che è il tricolore.
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