Alle sei della sera, o giù di lì: 17.50 il timing previsto. E’ l’ora della verità per Federica Pellegrini: riuscirà la Divina a chiudere i suoi 200 metri stile libero in 1:56.9 che è il tempo per coccolare ancora la “pazza idea” della quinta Olimpiade? I pronostici sono per il sì, gli auspici ancora di più, e comunque né è l’ultima occasione e giù c’è la ciambella di salvataggio dell’upgrading, cioè far valere i risultati mondiali 2019, del che hanno già usufruito anche altri dei nostri campioni. Ma Fede è tosta e vuol prendersi tutto da sola. Ci sarà oggi pomeriggio (la sessione delle finali di giorno 3 agli Assoluti di nuoto a Riccione inizia alle 17.30) lo stimolo del suo orgoglio infinito come lei, più quello di tenere a bada le principesse ereditarie che incalzano, l’anagrafe è dalla loro, l’indiscussa regina longeva, tenuto conto delle circostanze specifiche, quanto Elisabetta d’Inghilterra. Dicono i big data che, vincendo farebbe 30 titoli italiani individuali sulla distanza dei 200 tutto compreso.
DA SOLA SOTTO I 2 MINUTI
Per prendersi la corsia 4 di oggi pomeriggio e tuffarsi in vasca e nel sogno dei quinti Giochi (come Phelps…( Federica ha nuotato in batteria in 1:59.39. Tutte le altre sopra i due minuti. Dunque sarò favorita per il titolo e da seguire con cronometro in mano. Lo stimolo agonistico verrà anche dalla presenza in finale di Simona Quadarella e di Margherita Panziera, la bruna e la bionda pretendenti alla successione mediatico-sportiva pure se in altre specialità, il fondo e il dorso rispettivamente. Curiosa annotazione: il quarto tempo nel ranking per la finale è di Giulia Vetrano, classe 2005, che dunque non era ancora nata quando la Pellegrini si prendeva l’argento olimpico ad Atene 2004.
BUM BUM “TETE”
Nicolò Martinenghi ieri sera è andato a dormire con un “sentiment” e con lo stesso si è svegliato: il “sentiment” del record. Ieri aveva fatto quello italiano, e terza prestazione all time al mondo, nei 100 rana, stamattina in batteria dei 50 rana, specialità non olimpica (purtroppo) ne ha fatto un altro: 26.47, il suo precedente 26.56. E’ la quarta prestazione al mondo di sempre, se consideriamo terrestre il marziano Peaty. “Sono molto contento, sto benissimo, volevo farlo, l’ho fatto. E chissà che nel pomeriggio… Poi verranno gli Europei che nella specialità sono quasi un’Olimpiade”.
STAFFETTA IN (BELLA) VISTA
Sui 200 stile libero uomini, senza Detti che è dei loro, si prendono il piatto i Morini-boys; vanno in finale, nuotando sotto l’1:49, Marco De Tullio, Alessio Proietti Colonna e Mattia Zuin; poco sopra, quarto, Filippo Megli davanti a Matteo Ciampi. Tutti classe A. In finale B s’affaccia, con il suo 1:51.18, Lorenzo Galossi, romano, classe 2006, record ragazzi migliorato, bracciate nel futuro.
OLTRE IL COVID
Appena uscita dal Covid, Arianna Castiglioni fa il miglior tempo nei 100 rana ed è anche il suo primato personale: 1:06.37, un decimo meno della “ragazza terribile” Benedetta Pilato. Martina Carraro è terza, per ora. Ci sono due posti per Tokyo, la Pilato ne ha già prenotato uno e le altre due dovranno battersela di brutto. La finale sarà scintillante.
UOMINI & DONNE
La sessione della mattina vedeva i 100 dorso maschili (primo Sabbioni, settimo Baffi il fidanzato della Panziera), i 100 farfalla maschili (primo Codia, Burdisso in agguato, tra i due Santo Condorelli che cerca il bis olimpico da azzurro dopo aver fatto i Giochi da canadese). I 100 farfalla femminili (il duello senza fine fra la Di Liddo e la Bianchi per ora avanti), i 50 dorso femminili (la Scalia precede la Panziera che va per il “triplete”). Appuntamento per le finali, titoli e pass olimpici alle 17.30.