Federica Pellegrini, pronto per lei un murale all'Aquaniene

Federica Pellegrini, pronto per lei un murales all'Acqua Acetosa
di Piero Mei
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Venerdì 18 Giugno 2021, 17:25 - Ultimo aggiornamento: 19:09

Federica Pellegrini nuota sul muro di casa, che poi è il muro dell’Aquaniene, il complesso natatorio nato tra l’Acqua Acetosa e la Moschea, legacy di Roma 2009, mondiali di nuoto nei quali la Pellegrini fece «lo stravede», con due ori e due primati del mondo, uno dei quali ha appena tremato sotto le bracciare dell’australiana Titmus, ma resiste ancora.

È questo il tema di un altro murale della gloria a Roma, città he è capitale anche della street art e dove, per ogni quartiere, ogni tanto compare un’opera da ammirare, e magari da conservare e proteggere, un museo a cielo aperto.

 

Per ora è un “dolce segreto”, nascosto da teli di plastica dietro i quali ha lavorato per mesi l’artista multitasking Vanni Mangoni, nuotatore ugualmente multitasking (era un mistista) e compagno d’inizi azzurri di Federica, prima che lei continuasse con la sua febbre dell’oro e lui, invece, seguisse il “sacro fuoco” dell’arte, studi in America, un mondo fatto di cinema, di corti, di design, di ispirazioni.

E chi più della Pellegrini può ispirare nel nuoto? Questa piscina verticale, che sarà svelata il 24 giugno quasi di sera alla presenza della “modella”, che è anche e soprattutto un modello di sport, misura 17 metri per 6.

Dice Mangoni che mai aveva lavorato a qualcosa di così enorme e che mentre dava una pennellata via l’altra, dopo una prova d’autore in acrilico, neppure lui sapeva “l’effetto che fa” l’opera terminata. Lo sapranno, insieme con Federica e con l’artista, anche gli altri atleti dell’Aniene, Margherita Panziera, Benedetta Pilato, Simona Quadarella, Nicolò Martinenghi per non dire che i nomi di alcuni di quelli, dell’Aniene pure loro, che da nuotatori saranno impegnati dal giorno dopo al Foro Italico per il “Sette Colli” e di lì a un mese ai Giochi di Tokyo; ma saranno presenti anche canottieri e ragazze e ragazzi d’altri sport, l’Aniene è multidisciplinare e multiolimpico (e olimpionico). Mancherà al vernissage Matteo Berrettini, che è a Wimbledon per lavoro… Ci sarà Giovanni Malagò, presidente del Coni e inventore dell’Aniene di questi tempi nuovi.

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Da quel muro Federica seguirà gli Europei di Roma 2022? E’ quello che ha dichiarato, annunciando la coda olimpica per la Isl a Napoli, “ma se la squadra passa il turno, non si abbandona una squadra” ha detto, e dunque potrebbe sserci il pennacchio della coda; e poi chissà, meravigliosamente “bugiarda” com’è sempre stata a bordo vasca, “i 400 li faccio o no? I 200 li facci o no?) optando poi spesso per il sì, buon per lei, per noi e per l’Italia dello sport, magari anche stavolta, passando davanti al murale nelle sue future giornate romane…

Il murale è una medaglia, sportiva e no. A Roma è stata data a Papi (presto cancellati chissà perché) ed a personaggi che hanno già fatto, o che faranno, la Grande Bellezza della città: Alberto Sordi e Gigi Proietti, tanto per citare, ma anche politici più o meno di passaggio, secondo i modi che dettwero un po’ di colore e calore anche a quell’incubo grigio che era il Muro di Berlino. Sportivi? Beh, Francesco Totti in tutte le salse e quartieri, Daniele De Rossi che gladiatore combatte il Covid, Andrea Agnelli, che buca un pallone con un coltellaccio in Superlega, e poi, recentissimo, Mourinho sulla Vespa, come Gregory Peck ma anche Nanni Moretti. I laziali l’hanno visto come il fumo negli occhi, e difatti l’hanno sporcato con il fumo della sigaretta d Sarri: occhio, il fumo fa male.

 

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