Assoluti di nuoto, la Pellegrini prepara l'ultimo show

Assoluti di nuoto, la Pellegrini prepara l'ultimo show
di Piero Mei
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Mercoledì 31 Marzo 2021, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 1 Aprile, 09:24

L’ultima tentazione di Federica è a meno di due minuti: 1:56.9 a voler essere precisi. E’ il tempo che si richiede per la qualificazione olimpica della Pellegrini in quei suoi 200 metri stile libero dei quali è stata quattro volte campionessa del mondo e altre quattro sul podio e ne detiene tuttora il record mondiale, vecchio di quasi 12 anni. Il tocco sulla piastra della piscina olimpica di Riccione dirà, venerdì quasi alle 6 di pomeriggio (il timing per la partenza della finale A dà come orario le 17.55), se la Pellegrini ha raggiunto il suo scopo. «In acqua mi sento una quindicenne», ha detto l’altro giorno: a poco più di 16 salì sul podio olimpico ad Atene 2004 e, adesso che ne ha poco più del doppio, ha in mente e nel cuore il sogno della sua quinta Olimpiade. Che sarebbero quante ne ha disputate Michael Phelps, per dire.

Aveva avuto (e se le cose dovessero andare al contrario di quanto lei e tutti gli sportivi d’Italia si augurano e pensano debbano andare) una ciambella di salvataggio con l’upgrade tranquillizzante che il direttore tecnico Cesare Butini ha lanciato anche ad altri campioni azzurri, nell’intento di garantire loro una preparazione relativamente tranquilla in questa annata stravolta e strampalata dal Covid-19. «Non voglio sconti» disse e dice, pure se non di sconti si trattava.

E’, in definitiva, la campionessa di sempre: deve porsi uno scopo e quello raggiungere. Ha sempre fatto così. 

Le tabelle

L’1:56.9 non è poi una tagliola per una ragazza della sua forza, anche se tutte le tabelle d’avvicinamento devono essere state scritte e riscritte decine di volte, ragionate insieme con il suo allenatore e fidanzato seguendo le ondate del virus, che ha avuto, e dei Dpcm a raffica, magari tra un biscotto e l’altro passati a Vanessa e Rocky, la coppia di bulldog francesi suoi coinquilini. Federica Pellegrini sarà l’osservata speciale di questi Assoluti di Riccione, quattro giorni di nuoto azzurro. Non sarà la sola di questa disciplina che nel Terzo Millennio s’è lanciata ad essere la più vincente dell’Italia vincente dello sport. Tokyo 2020 non è più un appuntamento lontano, anche se sarà un “famolo strano” nella storia olimpica. L’imperativo è: questi Giochi si hanno da fare… La Pellegrini vuole farli.

Ha rinviato di un anno il ritiro seguendo la proroga olimpica. Vuole farli anche Filippo Magnini, papà quarantenne, tre anni a secco, un’accusa di tentativo di doping che ha spazzato via, e il desiderio d’essere pronto ancora, almeno per una staffetta: ci prova a Riccione. Compagni d’acqua, ma in gare diverse, saranno gli azzurri già qualificati, Simona Quadarella, Margherita Panziera, Benedetta Pilato, Martina Rita Caramignoli, Gregorio Paltrinieri, Gabriele Detti, Marco De Tullio, Thomas Ceccon, Federico Burdisso. Nicolò Martinenghi.

La velocità sarà molto seguita: bisogna dar nomi alle staffette e c’è quel lungagnone di Alessandro Miressi che nella gara delle gare, i 100 stile, deve battere un colpo. Stimolante, poi, la sfida tra i gemelli separati, Paltrinieri e Detti negli 800 stile libero. A queste gare di fondo prenderanno parte anche due che giù campioni italiani si sono laureati nell’antipasto dei campionati, Ginevra Taddeucci, fiorentina, e Alessio Occhipinti, romano, che ieri l’altro hanno vinto il titolo indoor nei 5 chilometri. 

 

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