Obiettivo Sei Nazioni, la Nazionale cambia
il ct Brunel riparte dal rigore difensivo
di Paolo Ricci Bitti

Obiettivo Sei Nazioni, la Nazionale cambia il ct Brunel riparte dal rigore difensivo di Paolo Ricci Bitti
di Paolo Ricci Bitti
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Lunedì 13 Gennaio 2014, 10:16 - Ultimo aggiornamento: 15:38
Come ogni buona azione, che ha gi in s la sua ricompensa, anche il rugby italiano deve avere una massiccia dotazione di anticorpi perch continua imperterrito a capitalizzare e a costruire entusiasmo e business sulle rare vittorie. In 14 anni i tabellini del Sei Nazioni indicano 11 successi e un pareggio in 70 partite: una miseria, secondo il metro di giudizio di tanti; una ricchezza, secondo chi è cresciuto quando nemmeno si poteva sognare la partecipazione al Torneo più antico e affascinante del mondo. È che si deve imparare ad apprezzare - come stanno facendo le decine di migliaia di nuovi fedeli che affollano l’Olimpico e il villaggio ormai città del Foro Italico - la gioia trasparente di una vittoria e quella, meno immediata, di una partita senza macchia degli azzurri che però hanno perso semplicemente perché gli avversari erano più forti. È legittimo insomma essere delusi se i giocatori non hanno giocato alla morte, ma è accaduto assai, molto assai, di rado.



I CONVOCATI

Per il resto l’importante è esserci, nel Torneo, altrimenti non si capisce l’innamoramento costante per la nazionale azzurra non tanto dei vecchi e nuovi appassionati ma quello di chi conta, insieme ai sentimenti, gli euro o le sterline. Gli sponsor fanno sempre la fila per finire sulla maglia di Parisse & Co. e quest’anno DMax ha sorpassato tutti i rivali per riportare il Sei Nazioni, tutto il Sei Nazioni, in chiaro sulle tv degli italiani.

Uno scenario in controtendenza con parecchie altre questioni con cui ci arrabattiamo ogni giorno, ma che tuttavia non alleggerisce il peso del ct Jacques Brunel e dei giocatori chiamati a metterci la faccia. La lista dei 30 convocati, tra i quali spicca la conferma di Tommaso Allan, 20 anni, e di Mauro Bergamasco, 34, Alfa e Omega del rugby italico, fa intravedere gli obbiettivi del tecnico francese fortemente deluso dai test match estivi e autunnali che hanno fatto seguito al Sei Nazioni capolavoro del 2013. In breve, massimo rigore in difesa in questo Torneo per dare fiducia all’intelaiatura della squadra che l’anno prossimo schiererà ai mondiali in Inghilterra.

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