Assoluti Riccione: Martinenghi da record, Pellegrini oggi a caccia dei suoi 200

Assoluti Riccione: Martinenghi da record, Pellegrini oggi a caccia dei suoi 200
di Piero Mei
5 Minuti di Lettura
Giovedì 1 Aprile 2021, 23:34

Un record italiano stratosferico (Nicolò Martinenghi nei 100 rana(, terza prestazione della storia mondiale, un po’ di conferme di lungo corso, Paltrinieri e Quadarella, Federica grandi numeri (e domani i suoi 200), il bis della Panziera, Magnini che vince la gara B dei 100 stile, e tanti bravi ragazzi e ragazze: è il succo della seconda gornata agli Assoluti di Riccione, nel pomeriggio delle finali.

RANA STREPITOSA

58.37: è il crono di Martinenghi, “Tete” per gli amici e i fan, che non lima ma strapazza il suo record italiano nei 100 rana. Era 58.75. E’ terzo al mondo di sempre, dietro Adam Peaty, che è venuto da Marte e casualmente caduto in Inghilterra (56.88 il suo modnaile) e dietro il bielorusso Shymanovich, il cui 58.29 è a tiro di piastra. “Qualcosa di meglio si può fare” dice Nicolò che pensa in giapponese… “E’ un risultato molto, molto, molto buono”. Racconta di essersi preparato a modo, ne è testimone il record, del passaggio “studiato con Marco” (Pedoja, il suo allenatore), il “passaggio che volevo”, della partenza che “non è stata buona”, dell’aer rinunciato ai 200 “perché volevo fare un buon 100 e ritrovare la mia sicurezza mentale” (l’ha fatto) e della preparazione venua bene anche con un raduno a Tenerife, beato lui.

GREG DA GREG

La sfida, in fondo, non c’è stata: già al tuffo Paltrinieri ha preso il comando degli 800 metri che saranno una novità alle Olimpiadi e la prima delle tre gare che Greg ha in mente, 800, 1500 e poi prendere il largo in mare aperto per i 10 chilometri. Il vantaggio di Paltrinieri sull’ex compagno di corsia Gabriele Detti è andato costantemente aumentando, ed alla fine Paltrinieri ha toccato in 7:41.96, dunque parecchio meno del 7:46.0 limite richiesto per obliterare il biglietto per Tokyo. Per Gabrielle, invece, appena un poco di più, 7:46.58. I due, comunque, il posto per il Giappone l’avevano già prenotato, Greg nei 1500 e 10 chilometri, Gabriele nei 400.

STARNUTI DA ALLERGIA

Greg sorride sotto i baffi (li ha adesso) e appena fuor d’acqua starnutisce. I pochi che sono lì si scansano. “Non è virus, tranquilli, è allergia” rasserena Paltrinieri. Poi parla del crono, “7:42 va bene, un buon tempo, ho fatto abbastanza fatica. Volevo la qualificazione ed eccola. Mi sono allenato tanto, ho nuotato tantissimi chilometri”. “Tre gare a Tokyo, sarà una bella lotta, dovrò andare in crescendo di distanza, prima concentrandomi in vasca e poi il fondo. Adesso ci sarà un altro raduno in altura: so che mi fa bene”. Detti non si aspettava di meglio: “Stavo bene, poi lunedì il vaccino e qualche libea di febbre: non vuole essere un alibi, ci sta. E soprattutto vaccinarsi era ed è assai più importante. Certo, mezzo secondo… ma ci saranno altre occasioni”. Il crono vale comunque il pass per Budapest europei di maggio ai quali è promosso anche Marco De Tullio, il nuovo compagno di allenamento di Gabriele. 7:50.98 il crono di “Tullio”, che è il suo primato personale: il ragazzo pugliese, classe 2000, cresce bene. Da fratello maggiore ha tenuto dietro il più piccolo, Luca, classe 2003, classificato quinto.

LA TIGNA C’E’

Simona Quadarella, altro giro altro pass. Aveva detto dopo i 400 vinti di aver “ritrovato la tigna, come dice Christian” che è Minotti, il suo allenatore.

Lo ha mostrato negli 800 in cui è stata sempre prima, 8:23.77 il tempo che è olimpico e Martina Rita Caramignoli, la rivale ritrovata, deve arrendersi: Dice Simona: “Speravo di fare meno, ma va bene anche così; è stato un periodo molto difficile, senza una ragione precisa, ma per l’insieme; non si gareggiava, non si potevano avere obiettivi, sono stata ferma due mesi,cioè molto di più di quanto mi succede d’estate di solito; però adesso le cose stanno andando, ho un grande team con me, una grande famiglia”. E una Ledecky all’orizzonte…

FEDERICA 128-23

L’appuntamento di Federica Pellegrini è per domani, con la gara dei suoi 200. Ma nel frattempo Fede non perde l’occasione dei 100 stile libero, vince il titolo italiano. Il crono è di 53.86, il titolo suo nella specialità e il 23esimo ed a contare tutti gli stili, le vasche lunghe e corte, le care individuali e le staffette, e le quattro stagioni, la Pellegrini è arrivata al titolo 128. Il tempo sarebbe buono per la staffetta veloce olimpica, se… Intanto è buono per le sensazioni della Pellegrini: “Ho fatto un passaggio veloce ai 50, forse troppo veloce, ma mi sentivo così” sorride. “E’ un tempo in linea con la preparazione; vediamo domani, il limite olimpico vorrei cercare di nuotarlo, sto discretamente bene”. Intanto ci sarebbero gli Europei a maggio: “Non ne abbiamo parlato, ne parleremo; non so se li farò e nel caso quali gare farò”.

UNA STAFFETTA PER DUE

Alessandro Miressi vince i 100 stile libero, la supergara, ma il suo 48.34 non è per ora il limite di Tokyo individuale, bensì è buono per la staffetta, come quello di Thomas Ceccon, 48.50. Vanno sotto i 49 secondi anche Manuel Frigo e Lorenzo Zazzeri, e quattro sotto i 49 è un bel nuotare, specie se si considera che Miressi è di quelli che il virus ha colpito di più. Sembra sereno il lungagnone torinese: tempo ce n’è, dice.

IL RUSH DI MAGNINI

“Sì il cuore batte sempre allo stesso modo e cerco ogni volta di vendere cara la pelle” è il commento di Filippo Magnini che con uno di suoi finali furibondi ha vinto la gara B in 49.71. “So che il sogno di Tokyo è quasi impossibile, non sono quello di vent’anni fa nel fisico e questi ragazzi di vent’anni vanno forte. In compenso ho una vita bellissima, una bella famiglia, non devo dimostrare altro in acqua, voglio solo divertirmi e mi sto divertendo. Il nuotatore non doveva dimostrare niente, l’uomo che sono sì e lo sto facendo e continuerò a farlo”.

CAMPIONI ANCHE

Gli altri titoli di giornata sono stati di Lorenzo Mora nei 200 dorso, gara di solito un po’ lunga in vasca lunga per lui (“Ho fatto una subacquea che non finiva più, preparavo questa gara da tre anni e per la tensione io che mangio tanto oggi non ho mangiato”), di Federico Burdisso nei 200 farfalla (va a due centesimi dal suo record italiano, però non ci sta: “Volevo fare meglio, so di poterlo fare” e non vede l’ora che arrivino le Olimpiadi cui è qualificato), di Francesca Fangio nei 200 rana e di Margherita Panziera nei 100 dorso e di Laria Cusinato nei 200 farfalla.. Risultati sul sito www.federnuoto.it.

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