A Glasgow batterie al top per i nostri italiani

A Glasgow batterie al top per i nostri italiani
di Piero Mei
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Venerdì 3 Agosto 2018, 14:31
Il cocktail all’italiana è frizzante nella prima mattina degli Europei, ramo nuoto, a Glasgow: il miscuglio d’età non è annacquato dall’acqua. I giovani tengono fede alle attese, e Fede con la maiuscola, quasi trentenne, tiene anche lei come del resto Scozzoli, che oggi compie i trent’anni che la Pellegrini compirà domenica, con tanti auguri. “Che differenza c’è fra i ragazzi e noi? I tempi di recupero…” scherza Luca Dotto, “attempato” ventottenne della staffetta veloce, e dunque leader oltre che primo frazionista.

SUBITO ILARIA
Le batterie del mattino si aprono con le ragazze dei 400 misti; si qualifica con l’ottavo tempo Carlotta Toni, che per un centesimo, da ottava, elimina Alessia Polieri, nona. Ma il terzo tempo è di Ilaria Cusinato, che Paltrinieri definisce “belva” in senso positivo perché si allena con lui e non molla mai. Ilaria nuota in 4:39.02 e il tempo se mattutino le piace: “Ma sono una bomba d’energia, belva mi piace” e dice in perfetto inglese (ne parla cinque: spagnolo, portoghese, tedesco, inglese oltre l’italiano, qualche nozione di cinese). L’energia è in tatuaggio sulla cavivlia sinistra, la formula di Einstein; la “tigritudine” in una lunga scritta sulla schiena, che invita a non tener conto dei pensieri delle pecore. Stefano Moruini che la allena le aveva detto “occhio alle virate”, e lei dice che non le sono venut bene e in finale pensa di fare meglio.

LA RAGAZZA DI ROUBAIX
Il miglior tempo è della francese Fantine Lesaffre, riassunto popolar culturale della sua terra, giacché ha il nome della protagonista de “I Miserabili” ed è nata a Roubaix, la città dell’inferno ciclistico del pavé. “Nel pomeriggio spero di nuotare come al Sette Colli e magari meglio” dice la Cusinato, cioè 4:34.85, cioè a un soffio, 21 centesimi, dal primato italiano di Alessia Filippi. L’aiuterebbe a sfogare meglio la rabbia per il voto che ha preso alla maturità: 95, e lei puntava dritta al 100.

RASATI A ZERO
I ragazzi matricola rasati a zero per le gare dopo che per la cerimonia di iniziazione erano stati sottoposti a tagli senza senso né geometrie (il barbiere Greg…) si presentano bene: Thomas Ceccon, diciassettenne, previsioni ottimistiche assai sul suo futuro, passa il turno nei 50 dorso (“volevo entrare, ce l’ho fatta. I capelli? Ricrescono…”) e fa meglio, con l’undicesimo tempo, Simone Sabbioni che mira ai 100, non ha fatto fioretti e giudica “il livello altissimo” della concorrenza, con il russo Kolesnikov, uomo dal grande domani che è già oggi, e “l’irlandese”, Shane Ryan. Simone dice di aver “sentito un buon feeling con l’acqua”.

SQUADRA ITALIA
Che l’Italia viaggi di squadra lo mostrano le staffette veloci, quella delle ragazze con Federica Pellegrini in seconda frazione (“Vedremo il pomeriggio, qualcosa limeremo in cambi ed altro, noi saremo sempre quelle, gli altri metteranno le loro punte”; e ancora: “dovevamo prendere una corsia centrale per evitare le troppe onde della finale, ma ce ne saranno), con Erika Ferraioli, che ha passato il turno anche nei 50 stile libero, con la Letrari e con Giada Galizi dall’unghia lunga celeste, “così tocco prima” scherza. Qualcuno le fa notare che Florence Griffith, la donna più veloce di sempre sulla terra, le aveva lunghe 15 centrimetri, e avrebbe toccato in anticipo…

Federica fa la sua frazione in 53.73. Che farà nei 100 individuali? “Magari facessi quel tempo da ferma”.

I ragazzi fanno anche meglio: se Federica & C hanno il secondo tempo, Luca Dotto, Ivano Vendrame, Zazzeri e Alessandro Miressi stampano il miglior crono pure se “non dovevamo tiare tanto” come dice Dotto “ma poi l’abbiamo fatto” e ora, dicono i giovani “tutto può succedere”.

ALIENI E ALTRO
Alieni in vasca, la svedese Sjoestrem nei 100 farfalla, l’inglese Peaty nei 100 rana. Ma gli azzurri mica fanno male: Elena Di Liddo è seconda, Ilaria Bianchi terza nel summary. “Mi sono sbloccata ma voglio andare più forte” dice Ilaria ed Elena si giudica “molto bene”. Tra gli uomini della rana Fabio cozzoli fa il quarto tempo (“a trent’anni l’ho scampata” sorride “ho tirato al 99 per cento, l’uno in più alla prossima”) e va avanti, alla sua prima gara in azzurro maggiore, Alessandro Pinzuti da Montepulciano, 19 anni, che giudica Peaty “inarrivabile”, e aggiunge un bel “per ora”.

E POI SIMONA
Ecco la Quadarella per l’ultima batteria del mattino. “Bene, non ho dato tutto quello che avevo”. C’era stata un po’ di preoccupazione per una spalla “ma non ho fatto troppa fatica” dice Simona, con tanto di clan al seguito, “meno che a Budapest, ma saranno dieci anche qui”, cose di bella famiglia romana. Ha lanciato un messaggio alle avversarie ed a se stessa un altro: “I 400? Farò anche quelli, non mi faccio mancare niente”.

Risultati e programma sul sito www.federnuoto.it
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