Federica ha fato il cambio al limite: 0,03 il tempo di reazione, prossimo allo 0,00. «Il cambio con il delfino è sempre difficile, perché non sai come ti arriva la bracciata; mi sono sbilanciata un po’ troppo, poi mi sono aggrappata con i piedi; ho nuotato i miei 100 pensando ‘ho anticipato troppo’, comunque mi è acpitato anche di peggio» sorride visto che è andata bene. E stasera? «Ci metterà tutto il cuore, e poi, dopo, una birra». E magari un’altra poesia da postare sui social, come quella di Alda Merini che ha appena citato su Instagram, come Kikkafede88: «C’è un posto nel mondo dove il cuore batte forte, dove rimani senza fiato per quanta emozione provi; dove il tempo si ferma e non hai più l’età. Quel posto è tra le tue braccia in cui non invecchia il cuore, mentre la mente non smette mai di sognare». L’abbraccio è da podio.
Esce invece la staffetta dei maschi, undicesimo tempo il suo. 3:34.11 per il quartetto Milli, Martinenghi, Codia e Miressi, i due “pupi” interveallati ai più esperti Milli e Codia. Vanno avanti, tra gli altri, gli americani con le seconde linee, la Cina con Sun Yang e pure la Bielorussia. Ma con l’Italia sono fuori anche Australia, Canada e l’affogata Germania. L’attesa è tutta per il pomeriggio ungherese: dopo le Ferrari sul circuito, Paltrinieri e Detti in piscina, ore 18.38. Dalla corsia 1 alla 8 Horton, australiano, Wojdak, polacco, Detti, Romanchuk, ucraino, Paltrinieri, Micka, ceco, Christiansen, norvegese e Frolov, ucraino.
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