LA STORIA
C’è il canottaggio che l’Italia spesso domina; c’è la ginnastica artistica, il golf che sta esplodendo, Chicco dove sei? Ma, soprattutto, ci sono gli sport acquatici, meno la pallanuoto tutti: quegli sport che nel Terzo Millennio, Barelli regnante, sono stato il più bel forziere per gli azzurri; il sincro, che i pomposi della Fina hanno ribattezzato artistico, i tuffi, il fondo in un lago scozzese dove farà freddo e nuoteranno vestiti della muta. E il nuoto, il nuoto che ava, nza con i suoi giovani, e specialmente le sue giovani e belle come Margherita Panziera o Ilaria Cusinato, il dorso e i misti; la romana romanista Simona Quadarella, nuotatrice di lungo percorso e già all’onore di podio mondiale; e poi c’è Greg. Che è Paltrinieri, al quale, in attesa di andare per mari cinesi a preparare il fondo, si chiede di fare il Paltrinieri che è. Volendo guardare al lato ragazzi (ma stavolta le ragazze sembrano più in palla) nomi noti come Scozzoli e Dotto, ma anche una bella novità come Miressi, un lungagnone, nuotatore di stirpe moderna perché “ci vuole un fisico bestiale, sai”. E poi fra russi in grande spolvero (un nome? Kolesnikov; o la accertata dopata Efimova); gli inglesi che seguono l’onda di Londra 2012, un’altra ragione per un Paese di organizzare i Giochi, crescono i campioni; le velocissime svedesi e olandesi, ecco che c’è lei. Lei è Federica Pellegrini che festeggerà giusto il 5 agosto i trent’anni, e che volete di più da lei? Fatto lo splendido raggio di sole di Budapest sui 200 ha annunciato: l’anno prossimo, che è questo, mi diverto un po’ e torno alla velocità. L’acqua è fredda a 30 anni, arrembano le ragazzine veloci e Federica è lì che pensa magari a un 200 metri da nuotare in frazione, magari a un 200 metri da ritrovare come per caso fra un anno in Cina, o fra due a Tokyo olimpica, un bel dì vedremmo; anzi, per restare nel tema al kimono della Butterfly, “un bel dì vedremo”.
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