Nuoto, Europei: Minotti esalta «la nuotata facile» di Simona Quadarella

Quadarella
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Sabato 4 Agosto 2018, 19:38
GLASGOW Mentre Simona Quadarella nuotava i suoi 800 metri d’oro, in tribuna il suo allenatore, Christian Minotti, si sbracciava e urlava “spingi, spingi”. Dirà poi Simona: “Non l’ho visto, purtroppo”. Però ha spinto. E l’oro d’Europa è stato suo, insieme con il record italiano: il suo 8:16.35 migliora l’8:17.21 con il quale Alessia Filippi, di gomma vestita, incendiò il Foro Italico durante il mondiale spaccacronometri di Roma 2009. “E’ il primo, una medaglia così non l’avevo ancora conquistata”. Pianse per il bronzo mondiale, sorride a Glasgow: “Forse perché questa me la aspettavo”. Raccontano, Simona e Christian, d’averla costruita, perché, dice lui, “il nuoto è così, ogni anno è un anno veramente nuovo, nel quale si ricomincia”. Christian è “sbalordito” dalla gara di Simona: “Aveva avuto un dolorino alla spalla sinistra e c’eravamo preoccupati; medici e fisioterapisti hanno sistemato tutto, la batteria è andata bene, ma qui è stata eccezionale: calma e lucida, ha capito d’essere partita forte ed è stata lì per le prime tre vasche, o forse quattro; ma vedevo che aveva la nuotata facile”. “Ora, dice Minotti, dovrà restare concentrata per i 1500 e per i 400”.
La Quadarella come la Ledecky, la ragazza americana fenomeno dello stile libero da ogni distanza? “Perché no? Bisogna crederci, come ha fatto Federica Pellegrini l’anno scorso a Budapest. Certo la Ledecky ora è molto più avanti, lei sugli 800 è da 8:11, Simona da 8:16, una bella differenza; ma può capitare che magari quel giorno c’è una Ledecky da 8:13 e allora se hai lavorato e scendi un po’ chissà”. Già chissà: Minotti è uno che con i pronostici ci azzecca.
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