Assoluti, Paltrinieri trionfa nei 1500, Panziera vittoria e record nei 100 dorso

Assoluti, Paltrinieri trionfa nei 1500, Panziera vittoria e record nei 100 dorso
di Piero Mei
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Sabato 6 Aprile 2019, 18:58 - Ultimo aggiornamento: 19:05

Paltrinieri fa il Greg nei 1500 agli Assoluti di Riccione e stampa un 14:38.34 che è il tempo dell’eccellenza; Margherita Panziera, che ormai si è specializzata “demolitrice di muri”, dopo i 59 secondi buttati giù nei 100 dorso, provvede a scardinare i 2:06 nei 200, sua gara preferita, ed è record italiano. La Quadarella centra il suo triplete di Glasgow. Le rane strappano quattro pass per Gwangju nella velocità dei 50 metri (triplete anche per Martina Carraro) e fra di loro c’è anche una adolescente di 14 anni, Benedetta Pilato. E’ il succo della giornata che chiude i campionati di Riccione e apre alla Coppa Brema, campionato di società, in programma oggi.

UN POST DALL’ACQUA
“Wellbrock l’altro giorno aveva fatto 14:44 ed aveva scritto sui social: ‘Visto italiani?’. L’ho visto e non potevo fargliela passare liscia” è il commento verso l’amico tedesco di uno strepitoso Gregorio Paltrinieri che ha vinto i suoi 1500, la gara preferita, in 14:38.44, sotto il muro dell’eccellenza della prova, che è 14:40 e ben sotto il 14.53 che era la richiesta per Gwangju. Si è seduto sul galleggiante aspettando altri arrivi, poi è salito a bordo vasca per regalare occhialini e cuffia agli spettatori.

QUANDO “S’ARRABBIA” GREG
Del resto Greg è così: quando s’arrabbia e ci resta male, la volta dopo cucina gli avversari. Pur con tutta l’amicizia e simpatia per Gabriele Detti (che oggi non ha gareggiato) la sconfitta negli 800 gli ha messo il peperoncino. E’ partito a bomba (“ho osato andando più forte di come sto”), ha tenuto il ritmo rock, sparpagliando i concorrendi, qualcuno doppiandolo, ed ha stravinto. E convinto. “I 1500 mi riescono sempre bene e dalle sconfitte imparo sempre qualcosa, molto più che dalle vittorie; perché se vinci dici ‘è andata’ e non ci pensi più, ma se perdi…”

MARE E PISCINA
“Aumentano gli avversari, aumenta la competizione, ma ci sono in mezzo e non voglio uscirne. Il fondo? C’è chi mette in dubbio che possa fare tutto, e questo mi stimola di più:800, 1500, 10 chilometri e staffetta in mare: non lascerò niente”.

PANZIERA, NUOVO RECRD
Margherita Panziera chiude il suo strepitoso campionato non solo con un altro titolo e un altro pass da mondiale, ma anche con il record italiano: 2:05.72 nei 200 dorso, prima azzurra sotto i 2:06. “Sono diventata più sicura di ne, mi aiutano i compagni di allenamento che mi sopportano; ora bisogna continuare verso i mondiali”. Che obiettivo? “Quando se ne raggiunge uno, se ne mette sempre un altro più in l°, sarò competitiva a Gwangju, so di poter fare un po’ di mano”. E’ quel che s’aspetta il “coretto” delle amiche d’infanzia che fa il tifo in tribuna: cominciano gli striscioni per Margherita.

QUATTRO A PASS DI RANA
Sono riusciti bene sia il “triello” delle ragazze che il duello dei ragazzi nei 50 rana: ne sono scaturiti quattro pass mondiali, i titoli che non provocano crisi tra i fidanzati Martina Carraro e Fabio Scozzoli, giacché li hanno vinti tutti e due, e l’arrivo nel gruppo delle “rane protette” dell’adolescente Benedetta Pilato.

Martina Carraro (30.52) è riuscita in un’impresa che non riesce nemmeno alla Juventus: il triplete è suo. Ha vinto tutte le gare di specialità dai 50 ai 200 e in mezzo i 100. Sprizza e dichiara felicità.

IL TEMPO DELLE MELE
Benedetta Pilato, classe 2005, chiude d’argento in 30.61: il pass è suo. “Cercherò ri realizzare; ho sbagliato più cose ma questo magari mi consentirà di limare qualcosa; ma sto con i piedi per terra: è bello gareggiare con i più grandi ma pensi ‘Oddio, sto con gente che ha fatto le Olimpiadi!”. Martina Carraro consiglia subito: “Attenta a non bruciare le tappe: il mondo dei grandi è pericoloso”.

PAUSA PRANZO
Poi tocca ai maschi: Fabio Scozzoli si tuffa veloce da par suo e quando Martinenghi sta per acciuffarlo lui, secondo suo schema, accelera di nuovo: 26.82 il tempo: “Avere qualcuno vicino che vedi con la coda dell’occhio ti dà adrenalina”. Il qualcuno vicino è Nicolò Martinenghi, che chiude da pass mondiale anche lui, 26.98 e cancella la delusione dei 100: “L’importante era tornare a casa ccon il pass, e l’ho fatto”. Ora Martinenghi, 11 anni meno di Scozzoli, si prenderà una settimana di relax; Scozzoli, invece, due giorni di “pausa pranzo”: “Mangerò tutto quello cui ho rinunciato fin qui”.

IL TRIPLETE TRICOLORE DI SIMONA
Più facile che non a Glasgow (triplete europeo), ma bello: Simona Quadarella dopo gli 800 e i 1500 vince anche i 400 stile libero, il suo oro azzurro è seriale, e se non c’è ufficialmente il pass mondiale (4.06:92 il suo tempo, 4:06:2 la richiesta) il biglietto già lo aveva in camera con le altre gare. “Volevo il tempo, ma se non è venuto, dài, va bene lo stesso. Non faccio tabelle e tabelline. Mi sono difesa bene dato il periodo”. Riccione per lei non finisce qui: domani la Coppa Brema, campionato di società, e menù forte: 400 e 800 stile libero e 400 misti.

I FRATELLI MATTEAZZI
Il più grande dei due fratelli Matteazzi, Pier Andrea, classe 1997, interrompe il regno di Federico Turrini, classe 1987, nei 400 misti: frantuma il proprio personale ma il suo 4:15.73 è piuttosto lento (due secondi più del pass mondiale). Pier Andrea si prende l’abbraccio del fratellino Matteo, due anni più piccolo, e si prende il suo primo titolo italiano. “E’ incredibile”. E quando sente Turrini che dice “quest’anno l’ho preso leggero, lavorerò di più l’anno prossimo per l’ultima soddisfazione in carriera”, che sarebbe la qualificazione a Tokyo 2020, interviene : “Lo farò anch’io. Provarci, perché no?”. Già, perché no?.

ULTIME GARE
La chiusura dei Campionati è lasciata alle ragazze dei 50 delfino, vince Elena Di Liddo in 26.46, “l’ultima gara è fatta per divertirsi”e si è divertita) e poi alla staffetta 4x100 dei ragazzi, vinta dai Carabinieri in 3:16.22, record di società. Dotto, Vergani, Megli, Belotti il team.

Risultati sul sito www.federnuoto.it.

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