Assoluti, di nuovo in acqua Detti e Panziera. La Pellegrini nella 4x200 stile libero

Assoluti, di nuovo in acqua Detti e Panziera. La Pellegrini nella 4x200 stile libero
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Venerdì 5 Aprile 2019, 13:23
Due delle stelle del giovedì tornano ubito in acqua il venerdì mattina nella piscina di Riccione, Assoluti di nuoto, penultima giornata: sono Margherita Panziera, fresca del suo strepitoso record nei 100 dorso, conquistato nella prima frazione di staffetta, e Gabriele Detti, che dopo aver battuto l’amico Paltrinieri negli 800, si butta anche nei 200 e qualcuno lo prende come indizio (ma lui smentisce) che rinuncerà al duello più lungo con Greg, domani sui 1500.

LA REGINA MARGHERITA
La regina Margherita non è più quella che ha dato il nome alla pizza e che portava collane di perle lunghe fino al ginocchio, ma è la bionda con il leone tatuato a tutta schienza e che nuota guardando il soffitto: è Margherita Panziera. Ieri ha infranto il muro dei 59 secondi nei 100, prima azzurra, oggi s’è presentata per le batterie della gara individuale. Si è controllata, ha chiuso in 1:00.42, miglior tempi: “Ho deciso di andare un po’ più tranquilla, comunque il tempo buono e in finale spero di far bene di nuovo. Ci sarà da divertirsi, anche perché ho in programma pure la staffetta 4x200, e le steffatte mi gasano. Le altre del dorso? Io punto sempre a fare del mio meglio e sono contenta quando riesco a dare il massimo: le altre non posso controllarle e non posso farci niente, devo pensare a me stessa”. La prima delle altre, stamattina, è stata Silvia Scalia, un secondo e mezzo più su.

GABRIELE A SORPRESA
“L’ho saputo ieri sera alle otto che dovevo fare anche questa” commenta un sereno Gabriele Detti dopo aver ottenuto (1:47.79) il miglior tempo nei 200 stile libero, distanza sulla quale si sta ricostruendo una staffetta di lusso. “Comincio a sentire un po’ la fatica, non ero abituato a tante gare di seguito, ma ci alleniamo di seguito”. Guarda la batteria di Filippo Megli, il possibile avversario: “Ha palesemente fatto il bagnetto; il fiorentino partirà a stecca, cercherò la mia gara in progressione”. Il fiorentino in questione dice che ha “sempre piacere quando gareggio con Gabriele” e aggiunge: “Anche perché penso alla staffetta”. Ogii, conclude, “ci si gioca alla pari”.

SANTO DELFINO
Nel delfinario dei 100 il miglior tempo lo stampa il canadese di Roma, Santo Condorelli: 52.70, primo dei tre sotto i 53 secondi. Gli altri due sono Ferraro e Burdisso, poco sopra Piero Codia, campione d’Europa; entra di misura, ottavo, Matteo Rivolta mentre il primo escluso è Giacomo Carini.

IL GIORNO DEI 200
I 200 dorso lanciano con il miglior tempo Luca Mencarini, 1:59.52, unico sotto i due minuti: ottiene il crono nella terza delle cinque batterie, e capita sempre più spesso che non si debba attendere l’ultima serie per il meglio; il che significa che il livello generale è cresciuto. Si qualifica per la finale il figlio d’arte Michele Lamberti.

I 200 farfalla delle ragazze lanciano Ilaria Cusinato 2:11.48 al miglior tempo, prova d’attesa per la finale del pomeriggio. Paura per Claudia Tarzia che si ferma aggrappandosi ad un galleggiante durante l’ultima batteria: viene subito soccorsa.

I 200 rana maschili danno il miglior tempo a Luca Pizzini, 2:12.97. un secondo e mezzo meglio degli altri pur trattenendosi “perché sara+ impegnativo oggi pomeriggio cercare il tempo limite”. E’ 2:09.0

RAGAZZE SPRINT
Quattro ragazze in un decimo di secondo nei 50 stile libero e la più veloce (25.33) è Silvia Di Pietro, tornata alle gare dopo infortunio e subito ritrovata, menomale. Le altre tre del “gruppetto titolo” sono la Raco, la Ferraioli e la Ruberti.

E FEDERICA?
Oggi per la Pellegrini c’è la staffetta 4x200 stile libero, con tanto di accompagnamento della Quadarella e della Panziera. Di Federica parla il suo allenatore, Matteo Giunta: “Sui 200 abbiamo iniziato a lavorare solo da gennaio, riprendendo i vecchi allenamenti: ci vuole tempo”. Giunta è molto soddisfatto dal tempo di passaggio nei 100: “Sì, sono soddisfatto di dove siamo adesso”. Nono mondiale, quinta Olimpiade per Federica. “Allenarla è un piacere: mi capita con lei il contrario che con gli altri; con loro devo arrabbiarmi, con lei devo calmarla, perché chi si arrabbia è lei se non va come vuole. Ama soffrire, faticare, nonsi accontenta mai”. A Tokyo c’è la Ledecky da battere ancora… “Quando pernso a quella finale del 2017 mi vengono i brividi: un miracolo sportivo. Comunque mica solo la Ledecky: stanno venendo fuori un sacco di ragazze, e sarà dura anche per la Ledecky. Federica può tornare ai suoi migliori tempi; bisogna vedere quante altre e se andranno oltre, l’upgrade nello stile libero è enorme”.

Risultati e programma sul sito www.federnuoto.it.
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