Lei in realtà è suor Giò, in abiti civili ma la dirigente più speciale dello sport mondiale. “Siamo in 4, con me all’Agil ci sono suor Barbara, suor Monica e suor Lorena. Ci mettiamo l’anima, abbiamo fatto nascere e crescere la società, da Trecate”.
E’ un bel messaggio che la nuova regina di Novara sia Paola Egonu, genitori nigeriani. “Ma lei è nata a Cittadella, nel Padovano, è italianissima. Nel 21° secolo il colore della pelle non deve creare alcuna distanza, neppure per Celeste Plak, tantopiù che Paola e Bonifacio sono italiane. Il valore aggiunto di Paola è in campo, per il potenziale eccezionale”.
Novara è alla terza affermazione, nel 2004 si affermò come Asystel e all’epoca non aveva l’apporto dell’Igor Gorgonzola come sponsor, che invece ha marchiato il successo del 2015. L’effetto Egonu si vede già nel primo parziale, con 8 punti e 2 aces, è immarcabile. Coach Santarelli cambia, con Nicoletti e De Kruijf per Fabris e Melandri, di nuovo dentro la croata e la definitissima Bechis per la polacca Wolosz. Nel secondo ritorna Raphaela Folie, acciaccata, e arrivano le difese del miglior libero al mondo, Monica De Gennaro e così giunge la parità.
Nel terzo set Novara si riprende in mano il match, le pantere calano, nonostante siano prime in A1. Egonu e Plak sono precise, Enright azzecca i 4 attacchi, da subentrata a Piccinini, non in serata. L’Igor è davanti anche nel quarto (14-11), Enright piazza il muro chiave su Fabris, 23-22. L’ultimo punto è di Plak. Inizia così la festa e Piccinini resta fra le più contese: “Sei come Baglioni”, le urlano scherzosamente dalla curva. Lei risponde al calore e spiega: “Fondamentale è stato il terzo set, siamo state brave a restare lì. Neanche nelle difficoltà ci siamo perse”.
Chirichella conferma invece la grandezza della Picci: “Possiamo solo apprendere, da lei, resta una colonna portante”.
A Bologna è stata una bella festa, l’argento estivo della nazionale nel World Grand Prix ha riportato entusiasmo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA