Febbre da Super Bowl, l'attesa di Nausicaa Dell'Orto: «Rams favoriti. Sanremo la nostra NFL»

Il capitano della nazionale e stella delle Sirene Milano campioni d'Italia racconta la sua passione per il football americano e ci presenta l'attesa finale della NFL.

Nausicaa Dell'Orto (28), capitano delle Sirene Milano
di Alessandro Cristofori
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Domenica 13 Febbraio 2022, 11:25 - Ultimo aggiornamento: 17:02

Nausicaa ha ventotto anni e si sta preparando ad assistere al suo quarto Super Bowl. Eppure, la sua voce entusiasta, sembra quella di una bimba che si prepara ad andare al Luna Park per la prima volta: «Qui si respira un'aria di ritorno alla normalità». Questa è la prima cosa che ci dice appena le chiediamo di descriverci l'atmosfera di Los Angeles, dove questa sera i Rams e i Cincinnati Bengals si contenderanno il titolo. Nausicaa Dell'Orto, capitano della nazionale di football e punto di forza delle Sirene Milano con cui ha vinto da poco il campionato, sta seguendo l'evento per Dazn, che stasera trasmetterà la diretta a partire dalle 23:55.

Nausicaa come procede l'avvicinamento a questo grande appuntamento?

«Molto bene. Abbiamo già completato un diario giornaliero del mondo NFL e sulla cultura sportiva di Los Angeles: si chiama LA Vibes ed è già in piattaforma. Inoltre sul canale TikTok di Dazn mi diverto a spiegare i fondamentali del football. Vogliamo cercare di trascinare i telespettatori sugli spalti del SoFi Stadium».

Il Covid ha condizionato l'attesa per il Super Bowl?

«Lo scorso anno non ero presente ma ora sembra tutto tornato alla normalità: ci sono molte attrazioni per i bambini, i tifosi hanno acquistato i biglietti che nonostante il costo elevato sono andati a ruba.

Ci sono fans di tutte le nazionalità. Ovviamente si continuano a seguire il protocollo anticovid ma il peggio sembra alle spalle. In più dalla prossima settimana, toglieranno anche la mascherina».

Da giocatrice e anche da commentatrice, ci fa un pronostico?

«Sono una tifosa dei Rams e penso vinceranno, mi piace la loro linea difensiva e hanno l'esperienza dalla loro parte. Il coach dei Bengals era un assistente di quello dei Rams, questo ti dà la misura di come i Bengals possano pagare la mancanza di abitudine rispetto a un appuntamento così importante».

Lei ha da poco vinto il campionato con le Sirene Milano ed è una colonna della nazionale italiana: il football la emoziona più giocarlo o raccontarlo?

«Giocare è la cosa più bella del mondo. Questo sport ti insegna a mettere idealmente la tua vita nelle mani di chi è al tuo fianco. Il racconto è una bella esperienza e Dazn mi dà l'opportunità di entrare nelle case di tantissime persone. E' bellissimo il messaggio che a raccontare una passione condivisa da molti uomini, sia una donna».

In Tv le piacerebbe raccontare altro oltre al suo sport preferito?

«Sono una fan degli sport minori, mi piacerebbe intervistare donne che hanno passioni vere ma sono spesso discriminate o ignorate. Fare una sorta di documentario che metta alla luce di come tutte noi condividiamo le stesse difficoltà».

Lo scorso ottobre, la nazionale di football americano ha vinto l'europeo maschile. Com'è la situazione nel femminile?

«I livelli delle squadre sono molto diversi anche se le cose si stanno livellando maggiormente. Con la nazionale il prossimo impegno sono i World Games che si giocheranno a luglio in Alabama, adesso penso solo a quello».

Nelle ultime olimpiadi abbiamo visto il Softball e il Baseball. E il football?

«Credo sia molto difficile che ci andrà il tackle. Nel 2028 però, nell'edizione di Los Angeles, avremo quasi sicuramente il flag, la versione senza contatto. Se non potrò partecipare come atleta, sarò presente come coach».

In Italia, c'é un evento che per importanza mediatica potrebbe essere paragonato al Super Bowl?

«Il Festival di Sanremo. Il budget, gli ospiti, i giornali e le tv che parlano solo di quello, mi ricorda molto la Nfl».

Magari il prossimo anno potrebbe essere invitata come ospite...

«Si, oppure come cantante in gara. Su Spotify c'è una canzone che ho scritto con il mio osteopata, una roba senza senso (ride). Però magari ad Amadeus capiterà di ascoltarla».

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