Mondiali, il Settebello parte male: Italia battuta 11 a 10 dalla Grecia. Nella 10 km Ruffini e Vanelli fuori dal podio ma pass per Rio

Mondiali, il Settebello parte male: Italia battuta 11 a 10 dalla Grecia. Nella 10 km Ruffini e Vanelli fuori dal podio ma pass per Rio
di Piero Mei
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Lunedì 27 Luglio 2015, 13:57 - Ultimo aggiornamento: 18:08
Il Setterosa aveva cominciato bene ieri sera il torneo mondiale di pallanuoto a Kazan: 11 a 3 contro il Giappone. Non è andata così, invece, per i ragazzi del Settebello che a mezzogiorno hanno perso la partita d’esordio contro la Grecia, 11 a 10. Quindi da rivedere tutte le eventualità del futuro, cammino e incroci del torneo, e necessità di vincere contro Russia e Stati Uniti.
«Non abbiamo fatto una grande partita soprattutto non c'è stata la solita sicurezza della difesa, quello che è uno dei nostri punti di forza» commenta Sandro Campagna.
Deluso per lo svolgimento della gara anche Alex Giorgetti che sottolinea come «siamo stati sempre sotto nel punteggio e loro hanno meritato la vittoria» e si consola pensando a un precedente: «Nel 2013 anche il Montenegro ha perso la partita inaugurale del mattino e poi è arrivato in finale. Speriamo che sia di buon auspicio per noi. A livello mentale abbiamo tenuto e avevamo recuperato il punteggio. Mi dispiace per quel tiro alla fine mi sentivo sicuro di poter far centro ed invece è andata fuori. Impareremo molto da questa partita, ora dobbiamo subito reagire».
Dice Matteo Aicardi autore di una doppietta: «Abbiamo difeso male e siamo entrati nel loro ritmo lento, cosa che ci eravamo imposti di non fare. Abbiamo segnato solo un gol in controfuga nell'unica occasione concessa. La Grecia l'abbiamo sempre sofferta in questi anni e oggi si è visto; ora il cammino è lungo e bisogna subito reagire». Avanti in due: sia Simone Ruffini che Federico Vanelli, compagni di stanza e di allenamento, si sono qualificati per le Olimpiadi di Rio. Nella 10 km di fondo dei mondiali di Kazan, gara che assegnava 10 posti ai primi 10, il caporal maggiore dell’esercito Simone Ruffini si è piazzato settimo, il poliziotto Federico Vanelli decimo. Ha vinto lo statunitense Wilimowsky, che ha scelto la rotta sbagliata nel finale, come dicono i tecnici, ma che invece si è rivelata quella giusta, giacché ha toccato per primo la piastra del traguardo. Un’ora, 49:48.2 il tempo dell’americano che ha preceduto all’arrivo e sul podio l’olandese Weertman, risalito dal fondo del gruppone, e il greco Giannotis. Sprofondava, nel finale, il tunisino Mellouli, supercampione della specialità; sempre in avanti, chiudeva poi al ventitreesimo posto.
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